Preghiera e sobrietà nel Te Deum vaticano. Presiede il cardinal Re

VATICAN NEWS/Red

Un anno che si chiude con l’incertezza globale e le paure con cui era iniziato, nella sofferenza prodottasi in questi mesi, e dunque con un bisogno ancora più acuto di riaffidare tutto al cielo. In certo modo i gesti e le note della tradizione e la solennità scarna del Te Deum che nel pomeriggio del 31 dicembre, alle ore 17, si svolgerà in San Pietro, riassumeranno tutti i Te Deum che verranno intonati nelle chiese del mondo, al termine di dodici mesi condizionati duramente dalla pandemia. Dopo la comunicazione della dolorosa sciatalgia accusata da Papa Francesco, la cerimonia sarà presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, sua Eminenza Giovanni Battista Re.

Il Te Deum 2020

Il canto di ringraziamento che il 31 dicembre si celebra nei Primi Vespri della Solennità di Maria Madre di Dio, ma che accompagna la vita della Chiesa anche in altre grandi occasioni – nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del nuovo Pontefice, prima che si sciolga il Conclave oppure a conclusione di un Concilio – vedrà il card. Re compiere all’altare della Cattedra un atto di venerazione a Gesù Bambino all’inizio e alla fine del rito. Al termine dei Vespri vi sarà l’esposizione del Santissimo Sacramento e alcuni minuti di silenzio per l’adorazione. Quindi, si leverà il canto del Te Deum e il Cardinale impartirà la Benedizione con il Santissimo Sacramento.

Piccola storia di un canto antico

Oggi gli specialisti attribuiscono la redazione finale del Te Deum a Niceta, vescovo di Remesiana, alla fine del IV secolo, mentre in precedenza l’autore veniva considerato san Cipriano di Cartagine. Non ci sarebbero invece fondamenti storici alla tesi  – risalente al più tardi a una cronaca milanese del secolo XI falsamente attribuita al vescovo Dacio – che il Te Deumsia stato intonato da Sant’ Ambrogio e Sant’ Agostino il giorno di battesimo di quest’ultimo, avvenuto a Milano nel 386.

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/il-te-deum-di-francesco-preghiera-e-sobrieta-nellultimo-atto-dellanno/