Il Parlamento argentino dice «si» all'aborto: il rammarico dei vescovi

Con 38 voti favorevoli e 29 contrari, il Senato dell’Argentina ha approvato la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza. L’aborto diventa così legale nel Paese. Il provvedimento, già approvato in precedenza dalla Camera dei deputati, è stato autorizzato dopo dodici ore di dibattito. Inascoltata, dunque, la voce dei vescovi che in diverse occasioni, per lunghi mesi, hanno ribadito l’importanza di tutelare la vita sin dal concepimento.

I vescovi argentini in un comunicato sottolineano quanto il disegno di legge sia divisivo per il Paese ed esprimono il rammarico per la distanza del sentire politico da quello del popolo. I presuli si dicono inoltre certi che gli argentini continueranno «sempre a scegliere la vita» e rinnovano il loro impegno a lavorare per le priorità come la povertà infantile, l’abbandono scolastico e le conseguenze della pandemia che hanno acuito fame e disoccupazione.  La Conferenza espiscopale conclude il suo messaggio facendosi prossima a quanti nel Parlamento hanno coraggiosamente espresso il loro sostegno alla vita. 

Chiesa cattolica svizzera

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