Il direttore di Sacrificio Quaresimale sulla votazione per multinazionali responsabili

L’Iniziativa per multinazionali responsabili ha ottenuto domenica il favore del popolo svizzero con il 50,7% dei voti, in Ticino il risultato è stato di un rallegrante 54,16 %. Tuttavia, l’iniziativa è fallita a causa della maggioranza dei Cantoni. Non accadeva dal 1955 che in Svizzera la maggioranza del popolo venisse smentita dalla maggioranza dei Cantoni. L’Iniziativa per multinazionali responsabili ha voluto rispondere alle gravi violazioni dei diritti umani e alla distruzione ambientale da parte delle multinazionali, con le conseguenti sofferenze causate a molte persone in Africa, Asia e America Latina. Questa violazione si verifica soprattutto nell’estrazione di materie prime, in cui la Svizzera gioca un ruolo importante a livello mondiale. L’obiettivo consisteva nell’ introdurre regole di responsabilità e di dovuta diligenza per le attività in questi continenti da parte delle imprese con sede in Svizzera e quindi di indurre le grandi multinazionali a rispettare i diritti umani e gli standard di protezione ambientale nelle loro attività globali, con la richiesta che rispondano per eventuali danni. Sacrificio Quaresimale ha lavorato per l’iniziativa in collaborazione con 130 organizzazioni e siamo stati in grado di convincere a partecipare molti rappresentanti delle Chiese, delle imprese, dei partiti, in modo trasversale. Abbiamo potuto dimostrare quanto sia importante una società civile forte. Siamo stati in grado di dare voce alle persone colpite dalle violazioni anche attraverso numerosi nostri partner nel Sud del mondo, che hanno condotto campagne per fare in modo che esistano regole vincolanti. Questo è un tema che il magistero della Chiesa e papa Francesco affrontano da anni. Il nostro impegno per i diritti umani e l’ambiente riprende gli auspici indicati nelle encicliche «Laudato Si’» e «Fratelli Tutti» di papa Bergoglio e fornisce un contributo all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Che la mobilitazione della società civile per l’iniziativa sia stata notevole lo testimonia l’impegno impressionante dei volontari. In Svizzera, 700 parrocchie hanno partecipato attivamente alla campagna e ci sono stati 450 comitati locali con migliaia di membri attivi. Come in passato per le campagne sul commercio equo e solidale o per quella sulla cancellazione del debito, anche questa volta la partecipazione della gente è stata molto importante. Tuttavia, è difficile avvicinare la gente a un tema così globale. Una delle maggiori difficoltà è nella distanza tra le persone colpite nel Sud del mondo e la Svizzera. Va anche detto che i contrari all’iniziativa hanno investito molte risorse per la loro campagna. Ed ora, come intendiamo proseguire il nostro impegno? Purtroppo, le violazioni dei diritti umani continueranno. Le vittime avranno ancora bisogno della nostra solidarietà. Come organizzazione di cooperazione internazionale vogliamo continuare a prestare aiuto alle vittime e a fare prevenzione. Manterremo alta l’attenzione: alzeremo la nostra voce quando si verificherà un’ingiustizia e ne chiederemo conto ai responsabili. Ma abbiamo anche la speranza che presto venga raggiunto un accordo internazionale che permetta un’effettiva responsabilità delle aziende.

Bernd Nilles, direttore Sacrificio Quaresimale

Chiesa cattolica svizzera

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