Economia di Francesco: ma io cosa posso fare?

«L’economia non è una cosa astratta, al di sopra di noi o al di fuori della nostra portata. È costituita da tutte le attività di produzione e gli scambi di beni e servizi che possono essere negoziati, ceduti o comprati. Noi tutti siamo ›attori economici’, attraverso le decisioni che prendiamo ogni giorno, a volte liberamente, a volte spinti dalla necessità». È questa la premessa da cui si snoda il documento «Ma io cosa posso fare?«, redatto da Jean Fabre, membro della Task Force dell’Onu per l’Economia Sociale e Solidale, che mette in luce esperienze concrete vissute nei cinque continenti dalle quali si può imparare e trarre ispirazione. Il testo, diffuso oggi dalla Tavola della pace e dalla sala stampa del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi, è un contributo all’invito rivolto il primo maggio del 2019 da Papa Francesco a chi oggi in tutto il mondo «sta iniziando a studiare e praticare una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda».

Tutti possono avere un ruolo

Nel documento si sottolinea che «abbiamo tutti un ruolo da giocare nel riprogettare il modo in cui viviamo, produciamo, scambiamo e consumiamo – come individui, imprenditori, amministratori, o responsabili politici a qualunque livello». »Il documento – ha dichiarato padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di San Francesco – è frutto di un lavoro collettivo, che ha preso avvio il 21 febbraio scorso ad Assisi presso il Sacro Convento di San Francesco, con la partecipazione di lavoratori, studenti, ricercatori, sindaci e assessori, responsabili di governo, religiosi, economisti, dirigenti di istituzioni, organizzazioni e associazioni, imprenditori, banchieri e volontari». «Il nostro obiettivo – ha spiegato Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace – è aiutare le persone, i gruppi di cittadini, le associazioni, gli imprenditori e gli Enti Locali a capire cosa possono fare».

Vatican News/red

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