In ricordo di Gigi Proietti, uomo capace di arrivare al cuore delle persone

Oggi si sono celebrati i funerali di Gigi Proietti, un uomo di cultura capace di arrivare al cuore e alla mente di tantissime persone tramite l’interpretazione verbale e scenica secondo caratteri di umanità giocosa e profonda. Non si tratta di mitizzare la persona: nella sua multiforme carriera vi sono state ombre e luci, ma la luminosità è stata così grande che quest’uomo ironico ed intenso merita di essere ricordato per quanto ha donato a generazioni di attrici ed attori e a milioni di persone attraverso il teatro, la televisione e il cinema. Tra le tante interpretazioni occorre ricordare il ruolo di Filippo Neri nel film «Preferisco il Paradiso», secondo una prospettiva di fedeltà alla figura del santo ancora maggiore e migliore della pur bellissima resa offerta da Johnny Dorelli nel 1983 con il film «State buoni, se potete». Rivediamo un spezzone di questo film (cfr. https://youtu.be/4jt7p5ootPI) in cui Proietti/Filippo Neri esprime l’essenza della propria visione del cristianesimo, prospettiva assolutamente fondamentale per ogni tempo (l’intervento conclusivo, in questa registrazione, di Giovanni Paolo II non c’entra con il filmato precedente). Mi pare assai significativo anche un momento televisivo (cfr. https://youtu.be/hpuBC0y7AJQ) in cui Renato Zero riassume in musica la carriera di Proietti. Il grande attore romano ha fatto anche riflettere milioni di persone sui valori fondamentali della spiritualità umana e la sua idea di cultura appare molto vicina a quella esposta ripetutamente anche da papa Francesco, sin da Evangelii gaudium: una cultura che è radicalmente vita umana ed umanizzata e che si apre a valori che sono quelli del Salmo 8, della parabola lucana del Samaritano e dell’inizio del De hominis dignitate di Pico della Mirandola. E di questi apporti radicalmente umanizzanti, come quello di tanti momenti splendidi della carriera di Gigi Proietti, non ripiegati sull’egoismo individuale e collettivo e sugli arroccamenti culturali o religiosi, ripeto, senza santificare alcuno, a cominciare proprio da Proietti, vi è un bisogno crescente nella Chiesa e nella società. 

Chiesa cattolica svizzera

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