Da 20 anni a Balerna il «Cineforum della fede»

Non si pensava potesse «funzionare» anche quest’anno, con tutte le normative di sicurezza da rispettare, le distanze, le mascherine, la paura… eppure la proposta del «Cineforum della fede» di Balerna ha registrato un grande successo già alla prima proiezione di lunedì scorso con 54 presenze in sala. A confermarcelo è don Claudio Laim, organizzatore da un ventennio di questa bella iniziativa sempre molto apprezzata. «La gente ha voglia di incontrarsi, ha il desiderio di partecipare a questo tipo di proposte che hanno anche una finalità culturale ed educativa». Per dieci lunedì (dal 19 ottobre al 21 dicembre), dalle 14.15 alle 16.30, presso l’oratorio di Balerna, appuntamento dunque con la settima arte.

Impossibile conoscere i titoli dei film: «Non rivelo mai quali pellicole verranno proiettate – ci confida don Laim –. Sono un amante della cinematografia e sono convinto che un film di valore non basti vederlo una volta sola. Dunque, lascio spazio alla sorpresa così che se qualcuno avesse già visto quel film non sarà scoraggiato dal vederlo nuovamente». Non manca un po’ di suspence, unita alla curiosità di assaporare pellicole di grande qualità dalle più classiche a quelle più recenti. Il primo lunedì è stato proiettato «Per grazia ricevuta» di Nino Manfredi, pellicola del 1971. Un film di grande valore che racconta la storia e il dramma di un giovane cresciuto in un ambiente rurale con una religiosità molto particolare, quasi scaramantica. Una volta cresciuto, il giovane si rifugia in un convento; sarà poi un incontro molto significativo a spingere il protagonista a liberarsi da ogni tabù anche da quello religioso».

«I prossimi film saranno tutti su questa linea, capolavori assoluti, che hanno vinto premi Oscar o altri riconoscimenti importanti. Tematiche esistenziali e sociali».

La proiezione, come da tradizione, viene anticipata dalla presentazione da parte di don Laim, che invita gli spettatori a guardare la pellicola attraverso determinate chiavi di lettura. «La proposta è pensata in particolare per le persone della terza età». L’ingresso è libero, con obbligo di indossare la mascherina; è assicurato il distanziamento sociale. (SG)

Chiesa cattolica svizzera

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