Pastorale giovanile: giovani ticinesi dal «lockdown» alla ripresa delle attività

Riparte l’attività dei giovani della nostra diocesi. Eppure sarebbe un non-senso se si considerasse un tempo tra parentesi l’esperienza del lockdown, che in realtà è stato un periodo sospeso «straordinario» pur nel suo dramma. Non ci si incontrava più – vero – ma ci si vedeva spesso, almeno una volta alla settimana, online. Nella sofferenza causata da questo momento così particolare, i ragazzi hanno scelto di reagire, collegandosi via web con noi della Pastorale Giovanile per seguire un percorso biblico settimanale corroborato da testimonianze in diretta e ospiti che ci hanno sostenuto con un messaggio forte. I giovani hanno apprezzato l’interazione e il coinvolgimento diretto. Sentirsi interpellati e valorizzati nei loro talenti ha fatto percepire ai giovani di essere protagonisti di un progetto: quello di Dio nella società in cui siamo, cercando loro stessi un luogo per crescere. È stato commovente anche per me ascoltarli; d’altronde papa Francesco ha definito i giovani un luogo teologico. Cosa ci ha lasciato tutto questo tempo per l’oggi? Una prima cosa: l’uomo è fatto per la relazione. Nella lontananza delle proprie case, dietro ai propri freddi schermi, i giovani hanno «riscoperto» la bellezza dell’incontro vero: con l’altro, con il compagno, con l’amico, ma anche con il professore a scuola. E così questo periodo, definito un tempo «sospeso», in cui appuntamenti, progetti, iniziative sono rimaste inconcluse, si è trasformato in un tempo di grazia, dove riscoprire il senso di parole come «relazione» e «condivisione». Ma non solo. Si è anche percepito il desiderio di mettere a tema idee da realizzare in un futuro che si spera vicino. Questa è la seconda acquisizione positiva: la progettualità. Alla fine degli incontri online, a metà giugno, avevamo lanciato due sfide per il futuro: una per il tempo più prossimo ovvero l’estate, in cui ci siamo finalmente ritrovati in presenza per delle uscite, dei pellegrinaggi, degli incontri nella natura; un’altra per il futuro un po’ più lontano, ma che ora è vicino, ossia per l’inizio del nuovo anno pastorale che comincia ufficialmente oggi, sabato 26 settembre, presso la chiesa del Sacro Cuore di Lugano e che vede già un calendario ricco di appuntamenti (vedi box a lato). La progettualità arriva proprio a questo livello: abbiamo chiesto ad un pool di giovani particolarmente vicini ed affezionati ai nostri progetti di Pastorale giovanile, di mettersi in gioco sul territorio, formando rete e contribuendo insieme alla realizzazione delle cosiddette «zone» o «reti» pastorali in diocesi, di cui parla il vescovo Lazzeri nella sua lettera pastorale «Ripartire dal cuore».

Tanti appuntamenti per ripartire alla grande

Il cammino di Pastorale Giovanile della diocesi inizierà oggi nella Basilica del Sacro Cuore a Lugano. Ecco il programma: ritrovo per giovani (dai 18 anni) e giovanissimi (15-17 anni) alle ore 16 per un primo momento con i racconti delle esperienze vissute questa estate. Dopo tanti mesi di lontananza, sarà l’occasione per ritrovarsi e raccontarsi il tempo vissuto. Dalle ore 17 ci sarà un momento di preghiera con la possibilità di confessarsi. Alle ore 18, la celebrazione della Santa Messa con la comunità. Al termine verrà presentato il calendario dell’anno pastorale che prevede, tra i tanti appuntamenti, sabato 28 novembre la Veglia di Avvento. Inoltre, come ogni anno, viene proposto il cammino di catechesi per i giovani con il vescovo Valerio a cadenza mensile. Gli incontri, che si terranno il sabato mattina nella sala dell’oratorio di Besso, avranno luogo il 17 ottobre, il 14 novembre, il 12 dicembre, il 16 gennaio 2021 e il 6 febbraio.

Don Rolando Leo, Assistente della Pastorale Giovanile diocesana

Chiesa cattolica svizzera

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