Padre Cristiano Baldini commenta la lettera di mons. Lazzeri: «Ripartire dal cuore per farsi strumenti attivi di Dio»

Il commento di padre Cristiano Baldini alla nuova lettera pastorale di mons. Valerio Lazzeri.

Concisa essenziale e profonda la lettera pastorale di Mons. Lazzeri giunge molto opportunamente in un momento difficile segnato dalle molte incertezze. È il momento della ricerca di un nuovo modo di vivere, anche come comunità ecclesiale, in una situazione complessa, nel contesto di una epidemia universalmente diffusa che non accenna a diminuire, anche se al momento da noi appare abbastanza sotto controllo.

Mi permetto di sottolineare brevemente i tre elementi che mi sono rimasti particolarmente impressi: la necessità di impegnarsi nella lettura teologica della storia (n.5) con la ricerca delle sue implicazioni per il vissuto di chiesa (n. 6); il dover ripartire dal cuore, cioè dal vivere in grazia, custodendo con metodo e costanza la vita spirituale (n. 8); la visione profetica dei laboratori di
speranza (n. 6).
Circa la lettura teologica della storia, significa chiedersi quali strategie di bene il Signore Gesù Cristo ora e sempre regnante sta realizzando mediante la presenza e azione dello Spirito Santo in questo contesto storico per connotarlo efficacemente, nonostante tutto, come storia di salvezza. Guardare a questo permette di mantenere l’attenzione dell’intelligenza e del cuore su ciò che di positivo il Signore sta realizzando. Il passo successivo è che se Dio è all’opera per realizzare tappe importanti della storia della salvezza noi come Chiesa dobbiamo scorgere le linee di questo suo agire per accordarci con esse e farcene strumenti attivi.
Per far ciò è necessario ripartire dal cuore, cioè risvegliare la vita spirituale, la vita della grazia, con metodo e perseveranza. Il Vescovo indica quattro elementi: intensificare la preghiera, il contatto vitale e regolare con la Parola di Dio (lectio divina), la lotta spirituale (siamo miles christi) che include il ripudio del peccato e il combattere il peccato nella società e la pratica attenta della virtù, cose possibili solo con una vita sacramentale integrale (Senza di me non potete fare nulla dice il Signore) in particolare Confessione regolare e non sporadica ed Eucaristia ben vissuta ed infine l’esercizio del discernimento per capire cosa il Signore voglia da noi come singoli e come comunità (famigliare, parrocchiale, diocesana). Qui entra in gioco anche l’opportunità della direzione spirituale.
Tutto questo si apre all’orizzonte ampio dei laboratori di speranza siano essi famiglie, parrocchie, reti di parrocchie, movimenti al cui interno vivere con rinnovata passione e approfondita consapevolezza l’onore e la gioia di essere cristiani.

Padre Cristiano Baldini

Chiesa cattolica svizzera

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