Willy, il ragazzo di Azione cattolica ucciso a sud di Roma a pugni e calci per aver cercato di difendere un amico

Colleferro in Lazio, 22 mila anime, cittadina a sud di Roma, diventa teatro di una tragedia di violenza inaudita. A pagare è un ragazzo per il quale ora piangono non solo i suoi cari, ma un’intera Diocesi. Willy Monteiro Duarte stava tornando a casa con altri amici, ma davanti a una lite vede che il ragazzo preso di mira è un suo ex compagno di classe e decide quindi di intervenire. Sono in quattro a prendere a botte il 21enne di origini capoverdiane. Un calcio lo prende in pieno alla testa. «Basta, vi prego, basta, non respiro più», ha invocato il giovane, in base a quanto riferito dai testimoni. Quando la furia della gang si placa, Willy è a terra quasi esanime, mentre loro vanno via in auto. In pochi minuti arriva l’ambulanza ma non c’è più nulla da fare.

Mario Pincarelli, uno dei 4 ragazzi arrestati per l’omicidio del 21enne, era già stato denunciato il 21 agosto per aver picchiato con calci e pugni un vigile urbano che gli aveva chiesto di indossare la mascherina. Mentre Marco e Gabriele Bianchi, due dei quattro ragazzi arrestati, sarebbero stati autori di altri pestaggi, racconta Alessandro, un amico del ragazzo massacrato di botte per cercato di difendere un amico. Ragazzi sbandati con il culto della violenza pura e delle arti marziali, che usavano per regolare i conti aperti con tutti. Ragazzi con precedenti per spaccio e lesioni. Nessuna spiegazione, nessuna ragione in difesa della loro condotta. Avevano preso di mira un amico e compagno di studi di Willy per il puro piacere di picchiare. Il ragazzo è intervenuto per calmare gli animi e i picchiatori hanno cambiato obiettivo, prendendosela con Willy. Di Willy ci sarebbe tanto da raccontare, a partire dalla sua appartenenza alla comunità ecclesiale e la militanza nelle attività della sua parrocchia e nelle tradizionali parate del suo paese d’origine. Il ragazzo è stato prima nell’Azione cattolica ragazzi e poi tra i giovani di Azione cattolica ed è cresciuto nell’associazione della sua città.

Il vescovo di Tivoli e di Palestrina, mons. Mauro Parmeggiani, insieme al parroco di Paliano, don Paolo Ugo Baldo, sono vicini in queste ore e stanno assistendo e accompagnando la famiglia di Willy Monteiro Duarte. Il silenzio e la preghiera sono la scelta della diocesi di Palestrina di fronte a una tragedia immensa, che ha colpito un giovane e una famiglia onesta, che frequenta la parrocchia di Paliano e che ora chiede di vivere questo momento di profondo dolore con riservatezza.

Al dolore della famiglia della giovane vittima esprime vicinanza anche mons. Vincenzo Apicella, vescovo della diocesi di Velletri-Segni, di cui sono originari i giovani fermati per il delitto e nel cui territorio ricade il comune di Colleferro. «Che il Signore dia alla famiglia e agli amici la consolazione che solo Lui può dare e illumini le nostre menti e i nostri cuori, perché sappiamo costruire un mondo più umano e fraterno», scrive mons. Apicella in una preghiera che ha chiesto ai parroci della diocesi di leggere durante le messe di domenica prossima. Il vescovo si interroga e condanna la «violenza, la stupidità e la vigliaccheria» che hanno colpito questo innocente. «Willy riposa tra le braccia amorevoli del Padre, ma noi ci sentiamo come Adamo quando seppe che Caino aveva ucciso Abele. Il Signore abbia pietà di noi!», conclude mons. Apicella.

fonte: IlfarodiRoma/iltempo.it/agenzie

Chiesa cattolica svizzera

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