Colombia: la Chiesa denuncia il massacro di leader sociali

Il leader sociale della comunità di Villa Nueva nel dipartimento colombiano di Chocó (nella regione ovest, al confine con Panama), Edis Care, è stato assassinato lunedì, secondo quanto riferito dalle organizzazioni sociali della regione. Care faceva parte del Consiglio comunitario di La Larga y Tumaradó (Cocolatu) nel comune di Riosucio, un’organizzazione che aveva denunciato l’eradicazione forzata dei raccolti di coca, senza un’alternativa che consentisse alle famiglie di vivere dignitosamente.
Secondo la denuncia dello stesso Cocolatu, «uomini pesantemente armati» sono giunti a casa di Care la notte del 24 agosto e lo hanno assassinato.

La Commissione «Giustizia e Pace» della Chiesa Colombiana ha denunciato l’omicidio, definendolo «oltraggioso». Allo stesso modo, la Commissione ha ricordato che il Chocó è un territorio controllato dalle cosiddette Forze di Autodifesa Gaitaniste della Colombia (AGC) o Clan del Golfo, un gruppo paramilitare che si sovrappone alla presenza delle Forze Armate e della Polizia locale.

Gli attivisti sociali hanno denunciato, allo stesso modo, la lentezza delle autorità nelle indagini. In questo senso, hanno sottolineato che non si verifica solo in questo caso specifico, ma in tutti quelli che si sono verificati dalla firma degli accordi di pace tra l’ex FARC e lo Stato colombiano nel novembre 2016.

La Colombia quest’anno ha subito circa 45 massacri e altrettanti omicidi di leader sociali e di comunità.

fonte: Il faro di Roma

Chiesa cattolica svizzera

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