Una giovane animatrice della colonia diurna di Gordola: «La Chiesa valorizza i miei ideali»

Parlare di colonie, attività estive, ritrovi giovanili non può che essere fatto guardando anche ai loro giovani protagonisti. Tra di essi troviamo non solo i bambini e i ragazzi iscritti alle diverse offerte parrocchiali per questa estate (vedi Catholica dell’11 luglio), ma anche, in primis, chi ha garantito loro di poter giocare e incontrarsi in tutta sicurezza, soprattutto in tempo di coronavirus: gli animatori. A Gordola, a occuparsi dei bambini più piccoli, dai 4 agli 8 anni, durante la colonia diurna durata tre settimane e appena conclusasi, troviamo Talita Cardarelli, giovane ventenne di Cugnasco con il sogno di diventare maestra delle elementari e attualmente al secondo anno di formazione presso il Dipartimento Formazione e Apprendimento (DFA) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Per Talita, la Chiesa è proprio questo: non tanto una realtà con cui entrare in contatto occasionalmente, magari solo la domenica o d’estate, ma, al contrario, occasione di maturare appieno i propri talenti e di approfondire quelle passioni che poi ti accompagneranno per tutta la vita. In questo senso, il suo impegno ormai decennale nelle colonie parrocchiali, sia diurne che residenziali della zona, non è che una sorta di felice «anticipazione» di quanto la giovane spera di diventare nella vita: «È da quando ho 13 anni che le mie estati le trascorro così e l’idea di lasciar perdere, questa estate, proprio non mi piaceva. Anche quest’anno, pur con i timori comprensibilmente generati dal diffondersi del virus, ho voluto dare un senso di continuità a questo mio impegno». A spingerla, la sensazione che nello «stare insieme» vi sia il segreto per una vita riuscita: «Certo – commenta Talita – quest’anno è stato un po’ diverso, soprattutto perché le norme sanitarie ci hanno impedito di lavorare con grandi numeri di bambini. Dai soliti 130 ragazzi che frequentavano la colonia diurna negli anni scorsi, siamo passati, come animatori, a gestire numeri molto più contenuti, dato che i partecipanti erano suddivisi in tre gruppi a seconda dell’età. Un piccolo sacrificio che però ci ha permesso di riproporre anche quest’anno l’offerta». Ma Talita è anche l’anima delle attività parrocchiali che si svolgono durante l’anno nella parrocchia di Cugnasco, dove risiede: in seno a una proposta avviata dai religiosi della congregazione dei Piccoli Apostoli di Maria (PAM), Talita insegna ai ragazzi della parrocchia danza moderna e contemporanea, partendo da musiche cristiane. Assieme a Talita, troviamo quale insegnante dei ragazzi suor Maria Cielo, che mette a disposizione i suoi anni di studio in conservatorio: «La Chiesa – conclude Talita – è per me quello stimolo in più a coltivare le mie passioni, sulle quali il Vangelo mi invita ad avere uno sguardo più ampio e a riconsocervi valori più universali come l’importanza dell’amicizia e del rispetto reciproci. Volendo occuparmi di bambini anche professionalmente, per me questo è l’aspetto più bello».

Laura Quadri

Chiesa cattolica svizzera

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