La Facoltà di teologia di Lugano guarda al «Vicino Oriente»: storico accordo con un ateneo siriano

Gli orizzonti della Facoltà di Teologia di Lugano (FTL) si allargano sempre più. È di solo qualche giorno fa la notizia dell’accordo stipulato dalla FTL con l’Università di Antioquia. Un traguardo importante da cui partire per nuove importanti sinergie accademiche. Una di queste, ad esempio, è quella che si svolgerà a fine agosto con il convegno sulle «Nuove comunità cristiane del Vicino Oriente». Abbiamo chiesto al prof. Adriano Fabris, direttore dell’Istituto ReTe, di illustrarci questi nuovi passaggi della FTL.

Prof. Fabris, da cosa nasce questa nuova cooperazione con l’università di Antioquia? Quali saranno i suoi «frutti»? L’Università di Antioquia è un’università siriana situata vicino a Damasco. È sostenuta dalla Chiesa Siriaco- Ortodossa. Da tempo presso la Facoltà di Teologia di Lugano vi è interesse per queste comunità. Com’è noto poi, oltre agli studi teologici, nella nostra Facoltà sono coltivate ricerche sul diritto comparato delle religioni, sul dialogo interconfessionale e interreligioso nelle aree a rischio di radicalizzazione, sull’archeologia biblica. Ecco perché, quando ci è stata prospettata la possibilità di una collaborazione, il rettore Roux e io stesso, come direttore dell’Istituto «Religioni e teologia» (ReTe), abbiamo molto volentieri accolto la proposta. La collaborazione è stata resa possibile grazie alla mediazione della Fondazione Federica Spitzer di Lugano, in particolare del Dott. Moreno Bernasconi (Presidente della citata Fondazione) e del Dott. Luca Steinmann (giornalista e analista geopolitico per il Vicino Oriente della citata Fondazione). Si tratta di una collaborazione che permetterà alle due istituzioni, svizzera e siriana, uno scambio di conoscenze, la mobilità degli studenti e l’implementazione di progetti comuni.

Un primo appuntamento si terrà il prossimo 31 agosto, quando la Facoltà ospiterà il convegno organizzato dall’Istituto ReTe e dalla Fondazione Spitzer di Lugano sul tema «Le Chiese e le comunità cristiane del Vicino Oriente». A chi si rivolge? Quali aspetti verranno toccati? Questo convegno è l’appuntamento ormai consueto che viene dedicato ogni anno, a fine agosto, agli studenti del Master online in «Scienza, Filosofia e Teologia delle religioni». Si tratta di un’occasione d’incontro internazionale su problemi importanti del momento. Quest’anno abbiamo deciso di approfondire la questione dei rapporti tra le diverse confessioni cristiane nel Vicino Oriente e in particolare in Siria, dover esistono numerose comunità cristiane e viene salvaguardato anche l’uso della lingua aramaica: la lingua di Gesù. Nel convegno verranno presentate queste comunità nel passato e nel presente, e sarà illustrata la situazione geopolitica della regione. Gli interventi del Patriarca della Chiesa Cattolico-Siriaca e del Patriarca della Chiesa Siriaco- Ortodossa impreziosiranno la giornata. Ci saranno anche gli interventi del rettore dell’Università di Antioquia e di alcuni professori della stessa università, nonché del Dr. Fouad Abu Nader, libanese, Fondatore della Eastern Christian Assembly. I relatori stranieri interverranno a distanza. Il convegno si svolgerà in presenza per gli studenti del primo anno del Master ReTe. Tutte le persone interessate potranno seguirlo, però, sulla piattaforma zoom .

Qual è la situazione oggi delle comunità cristiane nel Vicino Oriente? È una situazione complessa. Le comunità cristiane stanno cooperando, in un contesto difficile, al processo di ricostruzione. Il nostro convegno vuol essere anche un segno di vicinanza e di sostegno.

31 agosto: un Convegno sulle Chiese orientali

Lunedì 31 agosto, presso l’Aula Multiuso della FTL, si terrà il Convegno dal titolo «Le Chiese e le comunità cristiane del Vicino Oriente». I lavori inizieranno alle ore 9; gli interessati potranno seguire le diverse conferenze attraverso la piattaforma ZOOM, previa prenotazione scrivendo a lisa.costa@teologialugano.ch Il programma dettagliato della giornata sul sito www.istitutorete.ch.

Silvia Guggiari

Chiesa cattolica svizzera

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