Da Ascona a Roma, le poesie di Flavia Steiger-Mazzucchelli

«Dentro ho/ questo vaso di creta/ che trabocca/d’amore./Rucoli d’erba/corolle di fiori/s’innalzano/a lode di un Dio cercato/e trovato al di là delle stelle»: sono parole delicate, quasi sussurrate o come pronunciate al vento leggero di primavera, sospese tra il Cielo e la terra, quelle che Flavia Steiger-Mazzucchelli – 72 anni, di Ascona – sceglie di pubblicare nell’agile libretto «Tornare a essere bambini». Poesie nate lungo una vita, ma soprattutto, come ama ricordare Flavia, «vissute prima di tutto dentro di me» e poi regalate ai suoi lettori, che ormai, dopo ben 15 pubblicazioni e innumerevoli premi vinti sia in Svizzera che all’estero, hanno imparato a conoscerla e ad amarla. Tra questi lettori ce n’è però uno in particolare, che è molto contento quando Flavia gli invia i suoi testi: Papa Francesco. Anche questa volta, dato che nella raccolta gli è dedicata una poesia, Flavia ha voluto regalare al Papa una copia del libro. La risposta non si è fatta attendere e il 10 giugno scorso è giunto un testo da Roma: Francesco chiede a Flavia di pregare per lui, invoca su di lei e la sua famiglia serenità e pace ed è grato per i sentimenti di affetto e vicinanza che la poesia gli ha trasmesso. «L’ispirazione – ci rivela Flavia – arriva dalla vita di tutti i giorni», ma c’è un evento, un punto di partenza, un elemento «sorgivo», al quale Flavia non può fare a meno di tornare con la sua mente: è la domanda di matrimonio, che suo marito le ha rivolto con una promessa sulla tomba di papa Giovanni Paolo XXIII, nella Roma del secolo scorso. Proprio la figura di questo pontefice, da allora, accompagnerà sempre Flavia, fino a ispirarle il titolo di questa ultima raccolta: «Tornare bambini – racconta – per me è il messaggio chiave del pontificato di Papa Giovanni Paolo XXIII. La Chiesa ha bisogno lei stessa di tornare bambina. Ho sentito questo invito forte e chiaro anche nei miei anni di pellegrinaggio accompagnando i malati della Diocesi a Lourdes, come scout nel Gruppo Sorriso e poi anche con i Foulard bianchi. La Madonna a Bernardette ha chiesto proprio questo: fare penitenza che è, in fondo, riscoprirsi bambini nelle mani di Dio». Assieme a Lourdes e Giovanni Paolo XXIII, c’è un altro punto fermo nella vita di Flavia: la vita parrocchiale. In oltre quarant’anni trascorsi ad Ascona, Flavia è stata testimone di molti cambiamenti: dagli storici anni della colonia parrocchiale organizzata a Rodi- Fiesso, fino ai pellegrinaggi a Roma con le suore Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria (Istituto Ravasco). Da questo contesto Flavia ha tratto la linfa vitale per crescere serenamente i suoi tre figli: «Purtroppo a volte la vita non è facile e riserva delle sorprese, ma chi ha fede – quella fede che mi dà anche l’ispirazione per le mie poesie – può tutto». Come per le precedenti pubblicazioni di Flavia, l’incasso ricavato dalla vendita del libretto «Tornare a essere bambini», acquistabile al costo di 15 franchi, sarà mandato a Roma, a sostegno delle Opere pontificie («Obolo di S. Pietro»). Per richiedere il libro, scrivere a renatosteiger48@gmail.com.

Laura Quadri

Chiesa cattolica svizzera

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