La settimana dell'Azione cattolica ticinese sulla Laudato si'

Era nata come una settimana per «studiare e approfondire» la Laudato Si’, l’enciclica di Papa Francesco sui temi ecologici e sociali. Ma nei pomeriggi a Loverciano è successo molto di più: «Grazie alla bellezza del luogo e alla qualità degli incontri ci siamo trovati non solo a leggere, ma a vivere la Laudato Si’: abbiamo sperimentato in modo sorprendente come cura del creato, relazioni fraterne e spiritualità siano dimensioni fortemente connesse tra loro». Luigi Maffezzoli, responsabile degli Adulti dell’Azione Cattolica Ticinese (AC), commenta così l’evento formativo proposto dall’AC e dall’Unione Femminile nei giorni tra il 6 e il 10 luglio. All’Istituto Sant’Angelo di Loverciano, i partecipanti si sono confrontati sulle tematiche legate alla cura dell’ambiente, proprio nel corso dell’anno speciale indetto da Papa Francesco per riflettere sulla Laudato Si’. «Abbiamo proposto cinque pomeriggi infrasettimanali scanditi da tre momenti ben precisi: un’ora di condivisione informale per tornare a gustare la bellezza delle relazioni; un momento di studio sull’enciclica; e infine un tempo prolungato di preghiera e silenzio». La formula si è rivelata vincente: «È stato liberante incontrarsi e parlare faccia a faccia, naturalmente nel rispetto delle disposizioni sanitarie. La bellezza di Loverciano, poi, ha fatto il resto: la vallata, i vigneti a perdita d’occhio, la pace della natura ci hanno fatto immergere nella contemplazione del Creato». Le relazioni tematiche sono state svolte da alcuni dei partecipanti, tra cui la presidente dell’Unione Femminile Corinne Zaugg e i coniugi Lisi e Stefano Barbieri, mentre don Angelo Ruspini e don Gabriele Diener hanno guidato le apprezzate meditazioni e i momenti di preghiera. Anche il vescovo di Lugano, monsignor Valerio Lazzeri, ha trascorso un pomeriggio a Loverciano: «In un intervento a braccio, il vescovo ha sottolineato l’importanza di riconoscere nella natura i segni della presenza del Creatore. Un richiamo alla dimensione spirituale che non a caso si ritrova anche in Laudato Si’, e che abbiamo sperimentato lungo tutta la settimana», racconta Maffezzoli. Al termine dell’ultimo pomeriggio, venerdì 10 luglio, il vescovo emerito monsignor Pier Giacomo Grampa ha celebrato la messa conclusiva, lodando nell’omelia la scelta di Azione cattolica e Unione femminile di approfondire il magistero ecologico di papa Francesco. L’appuntamento di Loverciano non rimarrà isolato: «È l’inizio di un percorso», sottolinea Maffezzoli, «in cui continueremo a mettere a tema la cura della casa comune. Inoltre, durante gli incontri è emerso il bisogno di recuperare il contributo delle donne, che nella nostra società e anche nella Chiesa non sono ancora valorizzate in modo adeguato». Per l’Azione Cattolica Ticinese, una prossima tappa è già fissata: il 4 ottobre, festa di San Francesco, sarà celebrata l’assemblea elettiva con il rinnovo degli incarichi di responsabilità

Chiesa cattolica svizzera

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