Friborgo: mons. Morerod non era a conoscenza degli abusi dell'ex parroco della Cattedrale

Charles Morerod, il vescovo della Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, non era a conoscenza della gravità degli abusi sessuali di cui viene accusato Padre Paul Frochaux, ormai ex parroco della cattedrale di Friburgo. Lo ha stabilito un’inchiesta interna.

Mons. Charles Morerod.

Il sacerdote, che dopo essere stato sospeso dal suo ministero in febbraio ha inoltrato le dimissioni lo scorso maggio, è accusato di aver avuto una relazione con un diciassettenne nel 1998 in uno chalet a Torgon (VS) e di aver molestato un prete di origini africane tra il 2008 e il 2011 a Vevey (VD). Il caso è scoppiato alla fine di dicembre 2019 dopo le dichiarazioni rilasciate da padre Nicodème Mekongo, al quotidiano tedesco Tages Anzeiger. Padre Frochaux veniva accusato di aver creato un’atmosfera «omoerotica» nella parrocchia di Vevey, dove lui e padre Mekongo risiedevano prima che lo stesso Frochaux fosse nominato parroco della cattedrale di Friborgo nel 2012. Padre Mekongo menzionava anche i presunti rapporti sessuali tra padre Frochaux e un altro giovane.

La diocesi ha pubblicato oggi 15 luglio i risultati di due inchieste – una interna e l’altra canonica, affidata a un investigatore esterno laico – avviate all’inizio dell’anno in seguito alle accuse nei confronti del parroco. Una terza è invece stata aperta dalla polizia cantonale vodese e riguarda l’aspetto penale.

Dai risultati dell’inchiesta interna emerge che il personale del vescovato – coloro che sapevano del caso – non era a conoscenza della gravità dei presunti reati. All’epoca infatti, tali abusi erano stati riportati come «un paternalismo un po’ troppo spinto» e senza alcun dettaglio sull’età della vittima, ha spiegato oggi a Friburgo il responsabile dell’inchiesta, Cédric Chanez. Morerod, dal canto suo, è stato informato a tre riprese del caso, ma «senza alcuna indicazione della possibile gravità dei fatti», ha aggiunto Chanez.

Secondo il vescovo della Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, questo caso gli è sempre stato presentato in maniera «fortemente attenuata». Tuttavia, ha riconosciuto che questi fatti «appaiono sotto una luce diversa a posteriori», aggiungendo che ora la sua diocesi è molto più attenta e studia «sistematicamente» tutti i dossier.

La seconda inchiesta, quella canonica, è invece stata affidata a un esperto esterno, l’avvocato ed ex giudice ginevrino Maurice Harari. Quest’ultimo ha concluso che «gli eventi del 1998 sono rimasti isolati». Oltre a quanto è accaduto a Torgon, non sono state trovate altre prove di abusi da parte del parroco.

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Chiesa cattolica svizzera

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