Preghiera vocale o contemplativa?

Accanto alla preghiera silenziosa, di adorazione, che ci rende aperti all’ascolto di Dio, c’è quella vocale. In occidente si è diffusa maggiormente la recita del rosario mentre tra gli ortodossi, la preghiera del cuore, è la più conosciuta e praticata (»Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me peccatore»). La ripetizione continua di un’orazione breve, può aiutare ad entrare poi nella preghiera silenziosa. Le due vanno a braccetto e l’una aiuta l’altra. S. Teresa d’Avila nel suo libro autobiografico intitolato «La vita», così scrive: «Anche chi pratica la preghiera vocale più che la contemplativa, può raggiungere un alto grado di santità ed è meno in pericolo di insuperbirsi del contemplativo che gode di consolazioni». S. Agostino così esortava: «In segreto Dio parla, a molti parla nel gran silenzio del cuore: e forte è il suono nel gran silenzio del cuore, quando a gran voce proclama:’ Sono io la tua salvezza’.»

La preghiera contemplativa e la preghiera vocale, sono come due binari che procedono paralleli; entrambe portano all’incontro con Cristo nell’intimità del cuore. Troviamo ogni giorno un po’ di tempo per tutte e due e vivremo più sereni. Si racconta che il Santo Curato d’Ars ogni giorno vedeva in chiesa un contadino che si fermava a lungo a pregare in silenzio. Incuriosito, il prete, gli domandò cosa dicesse al Signore. Il contadino gli rispose: «Non gli dico nulla; lui guarda me e io guardo lui».

Monsignor Comastri ricorda un episodio. Incontrò Madre Teresa a Roma quando era ancora giovane sacerdote e la Madre gli chiese quanto tempo dedicava alla preghiera. Le rispose che recitava ogni giorno l’ufficio e il rosario, pensando di fare già molto ma la santa di Calcutta gli disse che era troppo poco e aggiunse: «Se non dedichi ogni giorno un tempo all’adorazione, non reggi». Monsignor Comastri non dimenticò mai questo prezioso consiglio.

Così affermava Gandhi: «Si può vivere qualche giorno senza mangiare, ma non senza pregare. La preghiera è la chiave del mattino e il catenaccio della sera. La preghiera è un patto sacro tra Dio e gli uomini». Camminiamo con il canto nel cuore, lodando Dio quando il cielo è nuvoloso e quando il sole ci riscalda. Signore, insegnami a fare silenzio interiore: silenzio dei pensieri, silenzio delle parole, per lasciare che tu solo occupi il mio cuore.

Chiesa cattolica svizzera

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