Concorso Buone Notizie: vota fino al 6 giugno, puoi vincere un tablet e aiutare una realtà solidale

Premio Good News 2020 Domenica dei media della Chiesa cattolica

In occasione della Domenica dei media 2020  è stato lanciato da parte della Chiesa Cattolica in Svizzera il concorso Good News 2020 che premierà una realtà rappresentata in uno dei servizi selezionati dalla nostra redazione che a parere del pubblico rappresenti una «buona notizia» per la società di oggi. Il premio di 1000 franchi va alla realtà che avrà raccolto più voti da parte del pubblico.  Scegliendo un servizio giornalistico tra i tre proposti qui sotto, puoi partecipare al concorso e vincere un Tablet che sarà estratto tra i votanti (ogni e-mail vale un voto). I servizi votati sono abbinati a delle realtà sociali di ispirazione cristiana. Il servizio più votato farà vincere franchi 1000.– alla realtà sociale abbinata. Per votare invia una mail a bnotizie2020@gmail.com indicando il titolo del servizio che hai scelto e il tuo cognome e nome e numero di telefono. Ultimo termine per votare: il 6 giugno 2020.

I servizi in concorso sono questi:

Mazì (insieme). Tra i bambini rifugiati

«Stil I Rise», fondata nel maggio 2018 da Nicolò Govoni, Giulia Cicoli e Sarah Ruzek vuole restituire a bambini e ragazzi migranti, intrappolati nei campi profughi dell’isola greca di Samos, il diritto all’educazione, alla protezione e alla sicurezza. Dal loro impegno è nata, nell’agosto 2018, Mazì, la prima scuola per bambini e adolescenti rifugiati, che vivono nell’hospot. Strada Regina, RSI La1, 21 settembre 2019 (link)

Fra’ Martino Dotta e l’emergenza coronavirus in Ticino

Intervista al cappuccino ticinese che dall’inizio della pandemia lavora con la sua rete solidale per rispondere ai bisogni dei più poveri. Dopo l’emergenza sanitaria, fra Martino si chiede cosa accadrà con la crisi economica che si profila: «Ciò che più preoccupa è il futuro», confida il frate cappuccino. Catt.ch, 22 marzo 2020 (link)

Dalla Svizzera italiana un nuovo vescovo per l’Ecuador 

Padre Antonio Crameri, da 20 anni missionario in Ecuador, è stato consacrato in febbraio vescovo ausiliare nella metropoli di Guayaquill. Intervistato in occasione della nomina episcopale, l’abbiamo risentito un mese dopo, nel cuore della pandemia di Covid-19 che ha aggredito le vaste baraccopoli della sua diocesi, causando fame e morte. Chiese in diretta, ReteUno 8 marzo 2020 e catholica/catt.ch del 12 aprile 2020 (link)

Hai scelto per chi votare? invia una mail a bnotizie2020@gmail.com indicando il titolo del servizio che hai scelto e il tuo cognome e nome e numero di telefono. Ultimo termine per votare: il 6 giugno 2020

Chiesa cattolica svizzera

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