Dal seminario alla «San Filippo Neri»: don Ministrini ricorda gli oltre cinquant’anni di amicizia con don Sandro Vitalini

Per ricordare don Sandro, focalizzerei un aspetto, quello dell’amicizia, lasciando ad altri contributi di evidenziare la sua levatura culturale, teologica e spirituale. Vado indietro tanti anni, a quando, nell’ottobre del 1969, fui accolto, ventenne, appena superata a Bergamo la maturità classica, nella Comunità teologica ticinese al Salesianum di Friborgo, di cui don Sandro era rettore da un anno. Ero accompagnato dal mio parroco e dai miei genitori, che per la prima volta avevano fatto un viaggio così lungo. Mia madre, salutandomi dopo il colloquio con don Sandro, mi disse: «Come sei lontano; abbiamo «scavalcato» alte montagne ed ero preoccupata. Ma ora sono tranquilla perché c’è un altro buon papà, che non ti lascerà mancare niente». Tra l’altro, questo legame con le famiglie dei seminaristi è stato da don Sandro curato con commovente fedeltà. Ecco, don Sandro è stato per noi seminaristi proprio come un papà, sia per i ticinesi, sia per chi, come me, veniva dall’estero. Da notare che la distanza in età tra me e lui era solo di 14 anni. Eppure appariva da una parte come «il rettore» e «il professore» che suscitava riverenza e rispetto, dall’altra era come l’amico che dimostrava in mille modi, anche nascosti, la sua bontà e pazienza. Questo spirito l’ha poi trasmesso a noi giovani preti, infondendoci il desiderio d’amicizia e di fraternità. Indimenticabili sono le vacanze comunitarie nel Sud della Spagna, a Moraira, in una bianca e capiente casa mediterranea gentilmente messaci a disposizione dal suo amico fraterno don Mario Pontarolo, dove la vita comunitaria (balneazione, cucina, pulizia, spese, preghiera, canti e discussioni teologiche a non finire…) era condivisa da ognuno secondo le sue capacità. Quello spirito ha fatto nascere, esattamente 30 anni fa, la Fraternità presbiterale S. Filippo Neri che aveva proprio lo scopo di tentare di portare anche qui in Ticino un po’ di quel clima di amicizia e fraternità, attraverso incontri di formazione, ma anche scampagnate e gite. Il centro di Sonvico, che ha accolto e accoglie diversi preti anziani, è il frutto concreto dell’ostinazione dei due don Sandro (Vitalini e Fovini). Altro frutto è stata la mensa quotidiana dei preti a Balerna, alla quale partecipava quasi settimanalmente. Mi piace concludere citando, al riguardo della vita gioiosa e fraterna, le parole di don Sandro: «il Paradiso dev’essere così, che bello! Da desiderarlo al più presto!»

Don Gian Pietro Ministrini, Vicario foraneo, Mendrisiotto

Chiesa cattolica svizzera

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