Papa Francesco telefona ad Andrea, ragazzo disabile di Caravaggio

«Ho ricevuto una lettera di un ragazzo di Caravaggio. Si chiama Andrea. E mi raccontava cose sue. Le lettere dei ragazzi, dei bambini sono bellissime, per la concretezza. E mi diceva che aveva sentito la Messa per televisione e che doveva «rimproverarmi» una cosa: che io dico «la pace sia con voi», «e tu non puoi dire questo perché con la pandemia noi non possiamo toccarci»«. Il ragazzo di cui ha parlato papa Francesco durante la Santa Messa a Santa Marta di mercoledì 29 aprile è Andrea Pirotta di Caravaggio, ragazzo di 19 anni, diversamente abile con tratti autistici con un grande amore per la religione e per le celebrazioni, cui partecipa con particolare attenzione e che al termine della lettera aveva chiesto in dono una papalina del Pontefice.

Proprio ieri il Pontefice ha telefonato al ragazzo: «Pronto, sono papa Francesco», ha detto alla madre di Andrea. «Mi è piaciuto tanto quello che Andrea ha detto perché si vede che lui è molto interessato a queste cose. Vi do la benedizione e vi invierò la papalina».

Un gesto stupendo di un Papa straordinario che trova anche in questa emergenza il modo per rimanere vicino alle persone più in difficoltà.

red

Chiesa cattolica svizzera

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