Connessi alla Parola: Francesco Lorenzi dei The Sun all'incontro del 25 aprile

Una proposta nata in emergenza è diventata un appuntamento fisso, momento di ritrovo imperdibile per un centinaio di giovani tra chat e canali social. Sono gli incontri di «Connessi alla Parola», il percorso pensato dalla Pastorale Giovanile per le settimane di quarantena. Domani, sabato 25 aprile, si conclude un primo ciclo di cinque appuntamenti con un ospite davvero speciale: Francesco Lorenzi, cantante della band italiana The Sun. E, vista la risposta dei ragazzi, gli incontri in videochat non si concluderanno qui.

Un videoclip dei The Sun

La formula è semplice: ritrovo alle ore 10.25 di sabato mattina, interventi iniziali e riflessione sul tema dell’incontro, poi un momento di silenzio e la possibilità per i giovani di condividere i loro pensieri (A QUESTO LINK tutte le informazioni per collegarsi).

Don Rolando Leo, assistente della Pastorale Giovanile, spiega: «Avevamo pensato a un percorso in cinque step, leggendo una lettera del cardinale Martini sul brano di Vangelo della pesca miracolosa. Domani, sabato 25 aprile, concluderemo questo primo ciclo riflettendo su come ricominciare a vivere a partire dalla Parola». Ma già si pensa alle prossime riunioni, anche se per ora ancora virtuali: «Finché sarà utile, proseguiremo gli incontri di «Connessi alla Parola». È una modalità che ci sta dando soddisfazioni per la bella partecipazione dei ragazzi. Naturalmente – conclude don Leo – speriamo di incontrarci fisicamente a Lucino non appena sarà possibile».

Un momento di «Connessi alla Parola»

In queste settimane i giovani ticinesi hanno potuto dialogare con ospiti di alto livello, come padre Mauro Lepori (Abate generale dell’Ordine Cistercense) o don Luca Ciotti (già assistente dei giovani di Azione Cattolica a Milano). Domani incontreranno Francesco Lorenzi dei «The Sun», popolare gruppo di rock cristiano attivo da una decina d’anni e sempre presente nei grandi festival internazionali, come le Giornate Mondiali della Gioventù. Lorenzi, 37 anni, è cantante e chitarrista della band.

Thomas Heusser

Come sempre, protagonisti dell’incontro saranno i giovani che potranno interagire direttamente con l’ospite. Thomas Heusser, di Mendrisio, racconta la sua esperienza: «Gli incontri online sono stati un’ottima idea, la modalità incuriosisce e fa venir voglia di partecipare. Mi piace che una mezz’ora sia dedicata al confronto tra noi giovani. Questi momenti ci aiutano a vivere il tempo della pandemia con fede, anche grazie ad alcuni suggerimenti pratici: per esempio, trovare cinque minuti ogni giorno per leggere il Vangelo, o collegarsi con uno dei momenti di spiritualità proposti sui social o in tv». Per Lucrezia Bolliger, di Bellinzona, il ritrovo di «Connessi alla Parola» ha un valore ancora più particolare: per lavoro si trova ad Aarau, e così può rimanere in contatto con gli amici. «Pian piano in questi giorni – riflette Lucrezia – sono state bloccate tutte le iniziative, dalle messe agli incontri di formazione. Mi ha colpito la spontaneità con cui tanti giovani hanno aderito: sfruttiamo il tempo libero per approfondire la nostra fede, condividiamo le nostre esperienze e ci facciamo forza a vicenda».

Lucrezia Bolliger

Tra gli incontri c’è un filo conduttore: la necessità di guardare a questo tempo con speranza. «Come i discepoli del vangelo – dice Lucrezia – anche noi possiamo sentirci scoraggiati. Per questo il tema scelto è stato calzante, ci ha permesso di riflettere su come «prendere il largo» affidandoci alla Parola di Gesù». «Ho avuto la conferma che dobbiamo avere fiducia – sottolinea invece Thomas – perché le cose possono cambiare in meglio. E ho potuto riflettere sul senso di vivere rimanendo «collegati» alla Parola, mettendo in pratica il Vangelo con le azioni semplici di tutti i giorni».

Gli incontri virtuali sono una risorsa, anche se il desiderio di tutti è tornare preso a incontrarsi di persona. «Quando finisce l’incontro – dice Lucrezia – qualcuno resta nella chat un po’ più a lungo: ci raccontiamo come stiamo ed è bello, ma poi spegni il pc e sei sempre nella tua stanza da sola. Non vedo l’ora di tornare a condividere un pranzo tutti insieme, di salutarsi veramente con un abbraccio alla fine dell’incontro».

Chiesa cattolica svizzera

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