Oggi la 50esima Giornata Mondiale della Terra dedicata alla Laudato si' di Francesco

È dedicata a Francesco, nel quinto anniversario della Laudato si’, la 50ma Giornata mondiale della Terra. «Siamo onorati dell’impegno» che il Papa mette «nell’unire le persone sull’importanza della Terra in questo momento così importante», dichiarano Denis Hayes, fondatore dell’Earth Day e Kathleen Rogers, presidente dell’Earth Day Network. «La sua Enciclica Laudato si‘ sottolinea il potente rapporto che ognuno di noi ha con il nostro unico Pianeta». Una sensibilità, quella del Pontefice, confermata anche oggi nel corso dell’udienza generale dedicata appunto a questa importante ricorrenza.

Vedi anche: Il Papa all’udienza: siamo custodi della Terra, «se la distruggiamo non ci sarà futuro»

Anniversario di speranza oltre la pandemia

Organizzata la prima volta, il 22 aprile 1970, dal movimento ambientalista Earth Day Network, la Giornata dedicata alla Madre Terra – riconosciuta dall’Onu nel 2009 – vede l’adesione oggi di 75 mila partner, in 193 Paesi, impegnati a promuovere a ogni livello la democrazia ambientale. Un anniversario funestato quest’anno dalla pandemia del Covid-19, che vede ormai decine di migliaia di vittime, centinaia di migliaia di malati a ogni latitudine del mondo e miliardi di persone di ogni età e condizione sociale a rischio di contagio, costrette a misure inedite di isolamento e di distanziamento sociale.

Maratona mondiale multimediale: un popolo un pianeta

Da qui la decisione di organizzare in questa edizione 2020 una «Maratona mondiale multimediale» dal titolo #OnePeopleOnePlanet, con testimonianze, performance artistiche, approfondimenti con esperti, in collegamento con diversi programmi radiotelevisivi del servizio pubblico oltre che dei Media Vaticani e di Tv 2000 e di altre emittenti private. Ad animare la maratona saranno volti e voci note del giornalismo, del mondo dello spettacolo, dello sport e della scienza. Non mancheranno ›incursioni’ in molte località e centri di ricerca nel mondo per fare il punto sulla salute del pianeta e i tanti inquietanti interrogativi su un futuro sostenibile.

La crescita della coscienza ambientalista

È trascorso oltre mezzo secolo da quegli anni ’60 che portarono, sull’onda delle proteste giovanili nelle università americane, a riflettere sulle questioni ambientali. Fu poi il disastro provocato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara in California, tra gennaio e febbraio del 1969, a maturare l’idea di unire le forze contro il degrado ambientale: 20 milioni di cittadini degli Stati Uniti  manifestarono il loro dissenso dando vita alla prima Giornata della Terra.

Vatican News/red

Chiesa cattolica svizzera

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