Benedetto XVI compie oggi, 16 aprile, 93 anni

Il Papa emerito «sta bene» – riferisce il suo segretario, l’arcivescovo Georg Gaenswein – dal Monastero Mater Ecclesiae. Tenendo conto della situazione attuale non ci saranno visite. Anche il fratello non c’è. Ma certamente sarà così che la giornata del compleanno del Papa emerito riceverà una veste più festiva e solenne».

Don Willy Volonté ricorda il Papa emerito e offre alcuni consigli di lettura tra i numerosi libri che ha scritto Ratzinger.

Incontrai per la prima volta il Card. Josef Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, nel 1984 invitato dal prof. Eugenio Corecco al Palazzo dei Congressi di Lugano per una conferenza. Ricordo che il gruppetto di amici, organizzatore dell’evento, eravamo in apprensione su dove condurre il Cardinale a cena. La decisione cadde sul trovarci in casa di un amico con un risotto alla milanese cucinato da mia madre. Ecco sfatata da subito la definizione di «Panzer Kardinal» che alcuni giornalisti, miopi nel guardare oltre le apparenze, gli avevano cucito addosso. Come durante il Congresso Internazionale Per una convivenza tra i popoli. Migrazioni e multiculturalità, sempre organizzato a Lugano, nell’anniversario della morte del vescovo Eugenio Corecco (2002), che dovendo tenere la segreteria organizzativa, mi spaventarono terribilmente ingiungendomi che Ratzinger, arrivando al mattino, sarebbe partito immediatamente dopo la Conferenza del tardo pomeriggio e quindi dovevo organizzare un volo privato da Roma. Macché, neppure per sogno, arrivò con il Presidente italiano Cossiga e si trovò così a suo agio che decise di rimanere tre giorni a Lugano. Ecco tratteggiato l’uomo, il vescovo dalla inconfondibile gentilezza nel tratto, la finezza d’animo con la persona incontrata, velata da una sottile timidezza espressa nella profondità dello sguardo, che lo rendevano istintivamente apprezzato affettivamente. Alla conferenza-stampa, durante il Congresso accennato, sollecitato a delineare sinteticamente il vescovo Eugenio Corecco nella sua componente umana e giuridica ebbe parole di intensa stima. Spiegò che incontrò il professore di Friburgo per la prima volta nel 1971 in una trattoria bavarese di Regensburg, inviato a lui dal grande Hans Urs v. Balthasar. 

Dire in poche parole della teologia e degli scritti di J. Ratzinger è impossibile.  Quindici sono i volumi programmati per raccogliere il suo pensiero filosofico-teologico. Mi permetto solamente segnalare uno tra gli scritti più lungimiranti e per alcuni aspetti profetici, scritto in piena crisi del ’68: Introduzione al cristianesimo. Era la risposta che il prof. Ratzinger offriva all’uomo moderno per incontrare nel modo più adeguato possibile il significato della fede cristiana. Così riprendeva un’altra impresa memorabile agli inizi degli anni ›20 condotta da Karl Adam con il suo Essenza del cristianesimo. È ancora possibile credere nel mondo attuale? Quale è la situazione dell’uomo moderno di fronte al problema di Dio?   Inoltre vorrei segnalare la sua trilogia dedicata a Gesù di Nazaret. Un percorso interiore verso la persona di Gesù sostenuta da una ricerca teologica da impareggiabile Maestro. «Questo libro costituisce un’ardente testimonianza di un grande studioso su Gesù di Nazareth e sul suo significato per la storia dell’umanità e per la percezione della figura di Dio…esso si fa leggere con una certa facilità…è un libro che fa pensare». (Card. Carlo M. Martini)

Chiesa cattolica svizzera

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