L'Annuario statistico della Chiesa conferma la crescita dei diaconi permanenti

É stato pubblicato in questi giorni l’Annuario Pontificio 2020 e l’Annuarium Statisticum Eccleasiae 2018 curato dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa.

Tra le novità segnalate la nascita di nuove sedi episcopali sia di rito latino che nelle Chiese Orientali, e anche due prelature territoriali.

I dati delle statistiche ovviamente danno la fotografia del 2018, ma sono anche un punto di riferimento per i primi 5 anni di pontificato di Papa Francesco.

Come previsto da decenni tra il 2013 e il 2018 diminuiscono i numeri della  la vita cattolica in Europa e Nord America mentre cresce in tutte le altre aree geografiche.

Aumenta il numero dei battezzati nel mondo di quasi il 6 per cento, 75 milioni di persone, e così i cattolici sono poco meno del 18 per cento della popolazione mondiale.

In proporzione ci sono più cattolici nelle Americhe con la percentuale di  63,7 cattolici per 100 abitanti, cui fanno seguito quella dell’Europa con 39,7 cattolici, quella dell’Oceania con 26,3 e quella dell’Africa con 19,4; l’incidenza più bassa è in Asia con 3,3 cattolici per 100 abitanti anche per la grande diffusione confessioni non cristiane.

Rispetto ai vari continenti, cresce l’importanza dei numeri dei cattolici asiatici e diminuisce quella degli americani. Ancora meno significativi i numeri europei, stabili Africa e Oceania.

Cresce il numero dei vescovi, calano dello 0,3 per cento i sacerdoti. Ancora in controtendenza rispetto alla media mondiale la situazione in Africa e in Asia, stazionaria l’America, Europa ed Oceania invece in contrazione.

Significativa la crescita del numero dei diaconi permanenti, il cui numero è in forte evoluzione sia a livello mondiale sia nei singoli continenti con un aumento del 10 per cento, mentre prosegue la crisi dei religiosi professi non sacerdoti e delle religiose con una contrazione del  7,5 per cento.

La differenza continentale rimane, infatti il declino riguarda Europa, Oceania e America, in Africa e in Asia, invece, l’incremento è decisamente sostenuto.

Infine il numero dei seminaristi maggiori sembra consolidarsi su un trend di lenta e graduale contrazione tranne per l’Africa che si conferma l’area geografica con le maggiori potenzialità di copertura del fabbisogno dei servizi pastorali.

Acistampa/red

Chiesa cattolica svizzera

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