Vaticano: approvato il progetto per una nuova caserma delle Guardie svizzere

Le autorità vaticane competenti hanno approvato il progetto preliminare per una nuova caserma delle Guardie svizzere pontificie in Vaticano, elaborato dallo studio d’architettura ticinese Durisch+Nolli. Come si sa, l’idea di ingrandire la caserma, nel rispetto del contesto storico e architettonico del tutto particolare, nasce da un desiderio di Papa Francesco stesso di avere, rispetto alle 110 attuali, 135 guardie pontificie. Il progetto ammonta a 50 milioni di franchi.

Nel settembre del 2019, lo studio di architettura Durisch+Nolli di Lugano, su richiesta della Fondazione per il Rinnovo della Caserma della Guardia svizzera pontificia (FRCGSP), ha inoltrato agli uffici vaticani competenti una bozza di progetto per la nuova caserma. Ora un comunicato annuncia ufficialmente che esso è stato accolto.

Un quadro storico particolare

Gli architetti hanno voluto anzitutto fare in modo che la nuova caserma fosse integrata con l’ambiente circostante, carico di storia, del Vaticano. Così, la futura costruzione permetterà, come concepita, di mettere ancora più in evidenzia il Passetto, il passaggio sopraelevato che collega il Palazzo apostolico a Castel Sant’Angelo. Verrà inoltre rivalorizzato un tratto della Via francigena, che dal XI secolo, collega Canterbury a Roma e arriva in piazza S. Pietro, passando proprio dai pressi della Caserma. Dovrà tuttavia essere spostata la fontana commemorativa eretta nel 1927, in occasione del 400esimo anniversario del Sacco di Roma, in memoria delle 147 guardie cadute difendendo papa Clemente VII.

Nuove dimensioni

La bozza del progetto risponde al bisogno di ingrandire la superficie della Caserma, come auspicato da Papa Francesco nel 2016 e di permettere eventualmente alle guardie di sposarsi e di trasferirsi con la famiglia in loco. Così, il progetto prevede ulteriori camere individuali per gli alabardieri, degli studio per i sotto-ufficiali e degli appartamenti per le Guardie con famiglia. Si prevede, in totale, un aumento del 25% della superficie abitabile.

Budget confermato

Il budget di 50 milioni di franchi per il progetto, annunciato lo scorso settembre, è stato confermato. Un montante cui si aggiunge la cifra di 5 milioni per l’alloggio temporaneo delle guardie durante i lavori. In materia di ricerca dei fondi, la Fondazione presieduta dall’ex consigliera federale Doris Leuthard, è operativa dall’autunno scorso. Finora sono stati stabiliti dei contatti proficui con fondazioni e donatori potenziali e si conta di riuscire nella raccolta fondi per lo più già nel corso del 2020. A causa dell’emergenza coronavirus, tuttavia, per ora l’effettiva realizzazione del progetto è prorogata.

cath.ch/red

Chiesa cattolica svizzera

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