Questa mattina, alle 12, il Papa si è collegato in diretta web con tutti i fedeli del mondo, invitando anche i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, ad invocare l’Altissimo, Dio onnipotente. Ecco le sue parole prima della recita in latino del Padre Nostro.
«Oggi ci siamo dati appuntamento, tutti i cristiani del mondo, per pregare insieme il Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha insegnato.
Come figli fiduciosi ci rivolgiamo al Padre. Lo facciamo tutti i giorni, più volte al giorno; ma in questo momento vogliamo implorare misericordia per l’umanità duramente provata dalla pandemia di coronavirus. E lo facciamo insieme, cristiani di ogni Chiesa e Comunità, di ogni tradizione, di ogni età, lingua e nazione.
Preghiamo per i malati e le loro famiglie; per gli operatori sanitari e quanti li aiutano; per le autorità, le forze dell’ordine e i volontari; per i ministri delle nostre comunità.
Oggi molti di noi celebrano l’Incarnazione del Verbo nel seno della Vergine Maria, quando nel suo «Eccomi», umile e totale, si rispecchiò l’»Eccomi» del Figlio di Dio. Anche noi ci affidiamo con piena fiducia alle mani di Dio e con un cuore solo e un’anima sola preghiamo …».
Quello di mercoledì non è l’unico appuntamento a cui il Pontefice ha richiamato i fedeli: venerdì 27 marzo, alle 18 verrà esposto il Santissimo Sacramento sul sagrato vuoto di Piazza San Pietro, quindi il Papa benedirà Roma e il mondo, concedendo l’indulgenza plenaria.
Chiesa cattolica svizzera