Ticino: Una Quaresima all'insegna dell'ascolto per le Conferenze di San Vincenzo de' Paoli

È una Quaresima particolare anche quella che stanno vivendo le undici Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli presenti in Ticino. In tutto esse contano all’incirca 140 membri, che in queste ore si stanno prodigando per sopperire alle necessità di molte persone. Oltre a sostenere l’iniziativa «L’Ape del Cuore», l’aiuto dei Vincenziani alla popolazione ticinese passa in primis dall’ascolto, come ci spiega il loro presidente, Gianfranco Plebani: «In tempi normali, il nostro scopo è testimoniare in modo personale la nostra vicinanza alle persone povere, visitandole a casa loro, ma la condizione attuale impone di assumere un altro atteggiamento. In questo momento dobbiamo quindi dare un aiuto molto diverso da quello cui eravamo abituati». A disposizione sul territorio, proprio per offrire questo servizio di ascolto, ci sono le singole Conferenze di San Vincenzo, i cui responsabili sono elencati sul sito www.sanvincenzoticino.ch. Grazie alla generosità di molte persone, lo scorso anno l’associazione ha risposto alle richieste arrivate con oltre 480’000 franchi: «Affitti, casse malati, spese mediche e altre fatture: dove possiamo aiutiamo. Le offerte che riceviamo vengono distribuite integralmente e il più velocemente possibile. A rivolgersi a noi, anche tanti giovani, che si ritrovano ad affrontare le situazioni più disparate: dalla perdita improvvisa del lavoro, ai debiti accumulati dai genitori da pagare, ai divorzi. In tutto, si parla di aiutare 700-800 famiglie l’anno. Nel piccolo Ticino questo serve a farci sentire tutti più vicini, anche in questo momento di sofferenza». Il mezzo privilegiato di contatto con le persone rimangono dunque la posta elettronica e il telefono, che, secondo il presidente, squillerà sempre di più, con l’avanzare della pandemia: «Ho sollecitato i nostri membri a essere pronti: quando la pandemia sarà finita o comunque in fase di diminuzione, emergeranno moltissime altre persone bisognose, cui la pandemia ha impedito di svolgere un’attività lavorativa regolare. Prevedo che le persone in questa condizione, quando saremo usciti dall’emergenza, saranno tante». Per un contatto generale con l’associazione, è possibile scrivere a info@sanvincenzo. ch.

Laura Quadri

Chiesa cattolica svizzera

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