L'invito delle confraternite del Ticino: preghiera e solidarietà

Un appello alla preghiera, ma anche un invito a compiere piccoli gesti concreti di vicinanza. Dall’aiutare gli anziani con la spesa, al farsi conforto a vicenda con una telefonata. L’Unione delle Confraternite della Diocesi di Lugano (UCDL) offre il proprio impegno nei giorni dell’emergenza Coronavirus, chiedendo in primo luogo a tutti i fedeli di rispettare senza esitazioni le norme di comportamento diffuse dalle autorità civili ed ecclesiali.

È il momento di «intensificare la preghiera per implorare dal Cielo la cessazione di questa emergenza», si legge in un comunicato diffuso dal coordinamento delle circa 80 confraternite ticinesi, «e chiedere pazienza, fiducia e serenità. Rivolgiamoci con fiducia a Dio, ricordandoci che la Fede non è in contrapposizione con la Prudenza e la Scienza».

Il priore generale Natale Cremonini, raggiunto telefonicamente, riflette: «Sono giorni di preoccupazione. La situazione cambia rapidamente con la diffusione del contagio, creando paura e disorientamento». Il pensiero è rivolto soprattutto agli anziani: «Le limitazioni alle messe sono una misura giusta, come tutte quelle utili a contrastare la pandemia. Alle persone con più di 65 anni vorrei dire che oggi la preghiera personale ha lo stesso valore spirituale della partecipazione a una funzione pubblica».

L’UCDL suggerisce ai membri delle confraternite di promuovere anche «segni concreti come l’esposizione di reliquie, di immagini sacre significative, il suono delle campane – se possibile assieme alle altre chiese -, l’apertura di oratori o chiese votive, volute dai nostri avi per scongiurare le pestilenze e ringraziare per le grazie concesse». Il tutto sempre nel rispetto delle norme di sicurezza: «È evidente che anche nei luoghi di culto va privilegiata la preghiera individuale, evitando assembramenti», sottolinea Cremonini.

Un invito concreto è rivolto a chi ha qualche primavera in meno: «I giovani e le persone di mezza età possono mettersi a disposizione per piccoli servizi, come fare la spesa in favore degli anziani che così possono rimanere a casa». Un sostegno può arrivare anche con la parola di conforto: «Cogliamo l’occasione per una telefonata alle persone più vicine. Ora è importante darci una mano e sentirci uniti».

Tra le intenzioni di preghiera, Cremonini suggerisce di rivolgere un pensiero ai governanti: «Chiediamo al Signore che le autorità possano essere vicine alla gente e sappiano prendere decisioni lucide e coraggiose».

Di seguito il testo del comunicato diffuso nella mattinata del 13 marzo dall’UCDL:

Coronavirus: l’impegno dei confratelli e delle consorelle

In questi giorni particolarmente difficili, l’Unione delle Confraternite della Diocesi di Lugano esprime la sua solidarietà a tutte le persone, famiglie e comunità colpite da questo momento. Oltre ad invitare tutti i confratelli e le consorelle ad attenersi alle norme prescritte dalle autorità religiose e civili, l’Unione invita tutti a voler sensibilizzare le vostre confraternite e le vostre comunità parrocchiali, in accordo con i sacerdoti in cura d’anime, a intensificare la preghiera per implorare dal Cielo la cessazione di questa emergenza, e chiedere pazienza, fiducia e serenità. Rivolgiamoci con fiducia a Dio, ricordandoci che la Fede non è in contrapposizione con la Prudenza e la Scienza.

Secondo le proprie tradizioni e in obbedienza alle disposizioni diocesane, le confraternite promuovano anche segni concreti come l’esposizione di reliquie, di immagini sacre significative, il suono delle campane -se possibile assieme alle altre chiese-, l’apertura di oratori o chiese votive, volute dai nostri avi per scongiurare le pestilenze e ringraziare per le grazie concesse, e quant’altro possa ricordare ai fedeli che, oltre a dover rispettare le indicazioni e le precauzioni che ci vengono dall’autorità sanitaria, dobbiamo innalzare la nostra incessante, fervente, confidente preghiera al Cielo, così che, per intercessione di Maria Santissima e dei nostri Santi protettori, cessi al più presto questa grande prova e si possa tornare alla sperata e desiderata normalità, affinché dopo questa Quaresima di rinunce possiamo nella solennità celebrare la Santa Pasqua di Resurrezione.

E allo stesso modo, i confratelli e le consorelle si impegnino nello stare vicini alle persone più fragili e in difficoltà, o isolate nelle case per anziani. Basta una telefonata, o un piccolo servizio per la spesa, ecc… per vivere una fraternità fruttuosa e concreta, all’insegna della Fede, della Speranza e della Carità.

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/linvito-delle-confraternite-del-ticino-preghiera-e-solidarieta/