In Cattedrale a Lugano il ricordo commosso di mons. Corecco a 25 anni dalla morte

Era il mercoledì delle Ceneri quel 1. marzo 1995, quando  il Vescovo di Lugano Eugenio Corecco (1931-1995),  come il servo buono e fedele della parabola evangelica, veniva accolto per sempre  nell’abbraccio di amore del suo Signore, che tanto aveva amato, servito e  sinceramente testimoniato lungo il suo cammino terreno. Nel tardo pomeriggio di sabato 29 febbraio 2020, in Cattedrale a Lugano, il ricordo di questo Vescovo ticinese è stato vivo e luminoso, a 25 anni dal suo passaggio da questa terra alla vita piena con il Signore.

L’Eucaristia in una chiesa gremita di fedeli è stata presieduta dal Vescovo emerito Pier Giacomo Grampa, che ha aperto così la celebrazione: «La prima delle misure previste per l’emergenza del Coronavirus prevede che i presbiteri e gli animatori liturgici che avvertono sintomi influenzali sono dispensati dai loro doveri  e devono rimanere a casa. La disposizione vale a maggior ragione per il Vescovo Valerio che è stato costretto a restare in episcopio. Si scusa e mi ha chiesto di sostituirlo, ha inviato l’omelia che verrà letta dal Vicario Generale, resta unito in preghiera con l’assemblea e nel ricordo riconoscente del Vescovo Eugenio».

Diversi i Presbiteri concelebranti, mentre il canto era  affidato alla Scuola Corale della Cattedrale diretta dal maestro Robert Michaels.

Riportiamo alcuni passaggi dell’omelia del Vescovo Valerio, letta dal Vicario Generale, Mons. Nicola Zanini.

 »Ciascuno di noi conserva del Vescovo Eugenio un ricordo particolare: un incontro, una parola, un’occasione speciale, una consuetudine di vita, un aiuto prezioso per il proprio cammino. Da parte mia, lo ricordo con gratitudine come il Vescovo della mia ordinazione presbiterale e dei miei primi anni di servizio nella Chiesa che è a Lugano».

«Il Vescovo Eugenio aveva una ricca umanità, un’intelligenza acuta, un’autorevolezza riconosciuta dentro  e fuori l’ambito ecclesiale, una capacità di amicizia, una forte  determinazione nel perseguire obiettivi audaci e iniziative importanti. Tuttora ne godiamo i frutti in tanti ambiti della nostra vita diocesana. L’eredità più preziosa rimane però quella della sua fede vissuta come dinamismo di tutta la persona, come forza concreta di trasformazione della storia, come risorsa inesauribile di umanità, in ogni circostanza». Un ricordo subito tradotto da Mons. Lazzeri in un chiaro invito: «la sua testimonianza di fede, come quella degli altri pastori che ci hanno preceduti, dobbiamo imparare ad accoglierla come un dono per il nostro cammino». Il Vescovo Valerio ha pure chiesto di «pregare perché la memoria di chi ci ha annunciato la Parola in modo così vivo e radicale ci aiuti a vivere meglio da cristiani, a liberarci dall’illusione di poter controllare tutto solo con le nostre forze e i nostri mezzi, a custodire con coerenza la traccia luminosa da loro lasciata per fare anche della nostra vita un segno concreto e leggibile nel tempo della fedeltà del Signore e dell’assoluta attualità del Suo amore».

La celebrazione in cattedrale (foto M. Gianinazzi)

Alla Comunione il coro ha eseguito il canto «Panis angelicus», composto dal maestro Luigi Picchi per l’ordinazione presbiterale del giovane Eugenio, avvenuta a Bodio il 2 ottobre 1955.

Prima della  benedizione finale il Vescovo Pier Giacomo ha dato questa testimonianza: «Il Vescovo Eugenio è una di quelle persone che non lasciano indifferenti nessuno, di fronte alle quali si deve prendere posizione. E così è stato, ma con il passare degli anni ci si rende sempre più conto quanto prezioso, ricco e valido sia stato il suo passaggio sulla Cattedra di San Lorenzo. Gli anni furono pochi, ma le scelte fatte incisive, importanti e durature. Di lui ha detto bene il Vescovo Valerio. Voglio solo raccogliere e fare mie la commozione e la gratitudine del popolo ticinese per la testimonianza di questo Vescovo, che ha saputo perseguire obiettivi audaci, iniziative importanti, ma soprattutto dare un esempio eroico nella malattia e nel passaggio finale, testimoniando con i fatti che la grazia del Signore per lui valeva più della vita. Ci uniamo al riconoscimento corale per questo Pastore, la cui azione è stata di un’importanza inversamente proporzionale alla durata del servizio, che il Signore gli ha concesso per il ministero nella Chiesa di Lugano. A noi resta l’impegno di fedeltà e di continuità, di sostegno soprattutto a quella Facoltà di Teologia, che ha aperto la strada all’Università della Svizzera Italiana, con tutto quello che ciò comporta di impegno, di sostegno, di crescita».

Gianni Ballabio

Appuntamento

Sabato 14 marzo 2020 alle ore 16.00 presso la Facoltà di Teologia di Lugano ASSEMBLEA GENERALE DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DI EUGENIO CORECCO con la presentazione della «Cattedra Corecco» che è stata istituita presso la Facoltà di Teologia di Lugano con la collaborazione della Fondazione Eugenio Corecco, nell’intento di scoprire l’attualità del suo insegnamento: interverrà un membro del comitato scientifico;

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Chiesa cattolica svizzera

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