Si è aperto a Lugano con una Santa Messa il convegno dedicato a San Carlo Borromeo

Aprendo la celebrazione eucaristica nella Basilica del Sacro Cuore a Lugano, martedì 11 febbraio, il Vescovo Valerio ha rivolto il suo saluto ai fedeli presenti e in particolare al rettore, ai docenti e agli studenti della locale Facoltà di teologia, esprimendo una parola augurale e di incoraggiamento sulla soglia del nuovo semestre accademico, da lui affidato alla protezione della Beata Vergine di Lourdes nel giorno a lei dedicato. Ha invitato a compiere il cammino accademico «con il cuore aperto per accogliere i preziosi segreti del Regno, che il Padre rivela ai piccoli e agli umili», come avvenuto per Bernadette a Lourdes.
Nell’omelia, ricollegandosi alle letture proposte dalla liturgia e all’impegno accademico, ha sottolineato l’importanza di «saper leggere, studiare comprendere la Scrittura nella sua profonda portata esistenziale», vivendo di conseguenza «quell’esperienza progressiva di stupore e di meraviglia, che diviene contemplazione». La stessa esperienza vissuta da Salomone, come proposto dalla prima lettura, che, dopo aver costruito un tempio meraviglioso per dare gloria a Dio, scopre, entrandovi, al di là dello splendore del solenne edificio, «la profondità assoluta dell’incontro con il Signore nel proprio cuore». E’ questa, ha ribadito il Vescovo Valerio, «la strada giusta per un cammino teologico autentico» sostanzialmente finalizzato «alla progressiva percezione della grandezza e dell’importanza della Parola di Dio nella propria vita». In questa prospettiva ha chiesto a Maria il dono di «crescere nella consapevolezza che studio e ricerca teologica devono farci sempre più scoprire il significato profondo della Parola e il suo essere luce sul nostro cammino».

Intervenendo prima della benedizione finale, il Rettore della Facoltà René Roux ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza, ha ricordato il suo impegno quale docente presso l’Istituto negli scorsi anni, esprimendogli viva riconoscenza per «il suo invito a dare significato vero alla ricerca teologica, proprio in un tempo in cui diverse Facoltà di teologia si interrogano sul loro ruolo nella società e nella Chiesa». Nel contempo ha sottolineato che la Facoltà luganese «intende vivere con impegno e serietà il suo compito, vivendolo attraverso un legame forte e sincero con la tradizione apostolica».

Rispondendo al fraterno saluto, il Vescovo Valerio ha rinnovato l’invito e l’augurio espressi nell’omelia «per un cammino teologico intenso e vero che porti allo stupore e alla meraviglia che sa suscitare la Parola letta, approfondita e accolta nel cuore». Nel contempo ha sottolineato che il secondo semestre si apre in compagnia di San Carlo Borromeo, al quale è dedicato il ben strutturato Convegno di questi giorni, promosso dalla stessa Facoltà a dalla Confraternita luganese che l’ha scelto quale Patrono. Un susseguirsi di tematiche chiare e puntuali, ha sottolineato Mons. Lazzeri, che certamente faranno progressivamente scoprire la ricchezza di questo Santo Pastore, che tanto fu vicino alle nostre terre. Ha precisato che l’approfondita conoscenza di San Carlo sarà un prezioso arricchimento per essere testimoni sinceri della Parola scoperta, amata e fatta propria nel cuore e nella vita.

Gianni Ballabio

Ecco alcune immagini della celebrazione (foto di Marco Gianinazzi)

Chiesa cattolica svizzera

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