Le Signorine Maestre, per molti anni una presenza viva in Ticino

«Cara Signorina Maestra» è il titolo di una recente pubblicazione molto ben curata da Pietro Lepori (ed. Dadò), che ripercorre i «cento anni della Lega delle Maestre Cattoliche», per un secolo presenza attiva e propositiva all’interno della Scuola in Ticino. Nelle «Note introduttive» lo storico Alberto Gandolla sottolinea che la nascita di questa Lega «si può spiegare soprattutto prendendo in considerazione in generale lo sviluppo dell’associazionismo cattolico, poi in particolare l’organizzazione delle donne cattoliche e infine quello dei docenti all’inizio del Novecento». Ringraziando «per questo lavoro di memoria», il Vescovo Valerio, nella sua Prefazione, scrive di «una memoria, che merita di essere preservata, onorata e possibilmente anche attualizzata», nella consapevolezza che «i frutti seminati, cresciuti e giunti a maturazione di questa storia sono tuttora ricchi e continuano a dare motivo di speranza per la nostra Chiesa».

Questo percorso viene ricostruito con attenzione e accurate ricerche dall’autore, proponendo alla fine un’intervista al Vescovo Pier Giacomo, che fu l’ultimo dei quattro assistenti spirituali di questa Associazione, dopo Mons. Alfredo Noseda, Mons. Giuseppe Martinoli, Don Guglielmo Maestri. Alla domanda iniziale il Vescovo emerito ha risposto che «per la Diocesi la Lega è stata una delle iniziative apostoliche di Mons. Aurelio Bacciarini. Per dare spazio e vitalità ai laici cattolici, impegnandoli ad essere più presenti e attivi, tanto nella vita cristiana personale quanto nell’attività apostolica comunitaria e di presenza impegnata nel campo sociale e culturale, con particolare attenzione al settore delle scuole primarie». Questa Associazione ha sempre espresso con chiarezza la visione cristiana nei vari dibattiti sulla scuola, dove era interlocutrice autorevole per la competenza pedagogica e didattica delle sue componenti, sostenuta peraltro dall’ esperienza maturata sul campo. «Cento anni di impegno formativo professionale – scrive ancora il Vescovo Valerio – ma ancor più di testimonianza di fede e di vera amicizia fra maestre, maestri, allievi, genitori e l’intero mondo della scuola del nostro Cantone». L’ultima Assemblea della Lega, come si legge a pag. 114, «si tenne il 3 febbraio 2018 presso il Collegio Papio alla presenza di 21 soci e socie su un totale di 36» e «in quell’occasione si annunciò lo scioglimento dell’Associazione». Ben diversa, cento anni prima, la presenza all’Assemblea di fondazione tenutasi a Locarno (Istituto Santa Caterina) il 2 settembre 1918, con 98 partecipanti, provenienti dall’intero Ticino e in particolare dalle campagne e dalle valli. All’ultima domanda postagli dall’autore il Vescovo Grampa ha così risposto: «Si è tentato di aprire il coordinamento delle forze cattoliche impegnate nella scuola in una rete più ampia di collegamento e di condivisione, che però si è presto interrotto, lasciando aperto lo spazio per un nuovo spirito di servizio e di testimonianza cattolica nel mondo scolastico». Del resto «l’esigenza di una presenza educativa-formativa nella scuola, anche proprio con un riferimento all’esperienza cristiana, rimane comunque fondamentale e resta da reinventare», scrive Alberto Gandolla a chiusura delle sue Note introduttive. La preziosa memoria, ben raccolta in queste pagine, possa essere al riguardo una proposta e un invito.

Gianni Ballabio

Chiesa cattolica svizzera

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