Costruirsi il proprio «angolo bello» per avvcinarsi alla lettura della Bibbia

Riservare nella propria abitazione un tavolino, un comodino, una mensola sulla quale porre una Bibbia, accanto una candela e un piccolo crocifisso o una icona: un piccolo «luogo santo» che possa richiamare la Parola di Dio. È l’invito del vescovo Valerio Lazzeri, inserito nella sua seconda lettera pastorale, che don Emanuele Di Marco – professore alla Facoltà di Teologia di Lugano ma anche Coordinatore della Commissione di Liturgia Pastorale della Diocesi e Cerimoniere Vescovile – rilancia in occasione della «domenica della Parola di Dio». Questa ricorrenza, istituita da Papa Francesco, verrà celebrata per la prima volta domani, III domenica del tempo ordinario. «La Bibbia non è uno dei tanti libri presenti nella nostra libreria di casa: è qualcosa di diverso », sottolinea don Emanuele. «Creare questo angolo bello è un modo per dare rilevanza alle Sacre Scritture, che sono la parola viva donataci da Gesù: tra queste pagine la nostra quotidianità incontra la quotidianità del Signore». È anche un’opportunità per approfondire il testo sacro e incontrare Gesù fra le mura domestiche. «Ogni volta che passeremo davanti al nostro angolo bello potremo aprire la Bibbia, leggere un brano, e lasciarci condurre da esso lungo la nostra vita». Le modalità attraverso le quali avvicinarsi al libro sacro sono svariate: si può seguire il calendario liturgico, lasciarsi guidare dal caso, riservarsi un momento specifico o lasciare più spazio alla spontaneità. «Per le famiglie con bambini ci sono anche modi «giocosi» per mettersi all’ascolto della Parola di Dio: ad esempio, invitando i più piccoli a dire un numero o un nome, e a ricercarlo nelle Sacre Scritture», propone don Emanuele. (KG)

Chiesa cattolica svizzera

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