Migranti, l’analisi nel 2019: dalle coste dell’Africa sono partite 123.000 persone

È la Grecia lo stato del Mediterraneo che nel corso del 2019 si è visto sottoposto alla pressione migratoria più forte. La mappa dei flussi migratori è cambiata in maniera significativa rispetto al 2018 ridisegnando le rotte migratorie. In un anno in cui il numero degli sbarchi sulle coste europee ha conosciuto un leggero calo, il baricentro si è spostato dalla Spagna alla Grecia, facendo registrare un cambiamento sensibile per quanto riguarda le rotte battute dalle barche. Il dato emerge dalla mappa – aggiornata al 23 dicembre scorso – realizzata dall’Unhcr, l’agenzia Onu che si occupa dei rifugiati.

Complessivamente tra gennaio e Natale sono partite dalle coste nordafricane turche 123.000 persone contro le 141.400 del 2018. Una tendenza in costante calo dal 2015, anno in cui il flusso dei migranti aveva superato la soglia del milione.Nel 2019 sulle coste della Grecia sono arrivati 73.377 stranieri, 31.400 in Spagna, 11.270 in Italia, 3.300 a Malta, 1.600 a Cipro. Circa 2.000 sono arrivati invece in territorio Ue varcando la frontiera terrestre tra Turchia e Bulgaria. Afghanistan e Siria rimangono i due paesi principali di partenza dei migranti (rispettivamente 20.600 e 16.300). In calo il numero dei morti durante le traversate, scesi da 2.277 a 1.277.

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Chiesa cattolica svizzera

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