Forse è anche merito di una certa moda, la riscoperta di Ildegarda di Bingen! La grande monaca benedettina, vissuta nel XII secolo (1098-1179), è una figura straordinaria della storia della vita e della spiritualità cristiana. Il nostro tempo, con la proclamazione di Benedetto XVI (2012) l’ha finalmente riconosciuta come dottore della Chiesa, in una piccola «comunità» di grandi figure, tra cui i maggiori padri della Chiesa dei primi secoli, considerate testimoni autentici della fede e del pensiero cristiano. Soltanto nel secolo scorso (finalmente!), accanto ai maggiori teologi, come S. Tommaso d’Aquino, sono state proclamate alcune donne. Queste donne sono anche testimoni di un fatto troppo spesso trascurato: la teologia non è solo un’attività di pura speculazione, o una realtà accademica. Essa è anche, anzi bisognerebbe forse riconoscere prima di tutto, risultato di una profonda e autentica esperienza vissuta. La teologia ha bisogno dell’intelligenza, ma nasce dal cuore. Di conseguenza parla diversi linguaggi: quello della ragione e quello del simbolo, perché l’esperienza spirituale ha bisogno anche delle immagini e dei simboli per esprimersi. Proprio qui incontriamo il grande magistero di Ildegarda. Le sue opere principali, nate dalla preghiera e dalla contemplazione, parlano il linguaggio delle immagini, descritte, spiegate, poi rappresentate e disegnate in espressive figure. La tradizione cristiana, radicata nella parola, ha sempre parlato anche con le immagini, create per trasmettere meglio il testo dell’annuncio della fede. In conclusione ricordiamo l’importanza della sua attività. Di lei abbiamo una raccolta di lettere a molti e famosi suoi contemporanei; accolta da papa Eugenio, che in un sinodo tedesco ha letto alcune pagine della monaca benedettina; chiamata addirittura a predicare in diverse cattedrali. Soprattutto le fu attribuito il titolo di profetessa. Il profeta non è qualcuno che soltanto annuncia il futuro; ma è colui che nell’attualità e nella storia interpreta a aiuta a capire il progetto di Dio. Facendo questo, invita anche alla conversione perché gli uomini accolgano il disegno di Dio e perciò si convertano. Ildegarda, con la vita, con la parola, con l’insegnamento questo ha detto alla Chiesa del suo tempo (e dice ancora oggi!).
Azzolino Chiappini, Pro-rettore FTL
Chiesa cattolica svizzera
https://www.catt.ch/newsi/s-ildegarda-di-bingen-la-donna-che-predico-nelle-cattedrali/