Una ventina di bambini della parrocchia del Sacro Cuore a Lugano in favore dei bambini libanesi

Una cifra – 1820 franchi – una ventina di ragazzi e la voglia di gettare un ponte tra la Svizzera e il Libano: sono questi gli ingredienti della bella iniziativa che ha visto di recente come protagonisti i bambini della parrocchia del Sacro Cuore a Lugano, che domenica scorsa hanno consegnato alla responsabile Missio per la Svizzera italiana Chiara Gerosa la cifra, raccolta nei mesi scorsi grazie alla vendita di lavoretti fatti a mano con tanto impegno. Un progetto che risale a gennaio: «C’era bisogno di sensibilizzare i bambini: rispetto agli anni scorsi, volevamo che imparassero non solo a fare delle cose per se stessi, ma anche per gli altri. L’anno scorso siamo andati a Gardaland, quest’anno abbiamo deciso di sostenere i progetti di Missio in Libano», spiega don Kamil Cielinski.

Gli incontri di preparazione con i ragazzi si sono tenuti da ottobre, in previsione del «Mercatino dell’Immacolata»: «Abbiamo preparato dei lavoretti tutti assieme; i bambini erano entusiasti, hanno scritto anche dei cartelloni. Il giorno della raccolta dei fondi è stato un grande momento. Si può davvero dire che i bambini del Ticino hanno aiutato i bambini libanesi».

Il ricavato, infatti, andrà in favore della scuola libanese delle Suore francescane a Menjez, sulla frontiera con la Siria, nel distretto di Akkar. La scuola attualmente accoglie 349 allievi, provenienti da 12 villaggi differenti. Tra loro 52 ragazzi sono affetti da disabilità. Si tratta inoltre di una regione particolarmente colpita dalla guerra.

(red)

Chiesa cattolica svizzera

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