Greta Thunberg, la copertina di Time e il «potere della gioventù»

Non c’erano dubbi che la persona dell’anno 2019 per Time fosse lei: Greta Thunberg la giovanissima paladina verde, la più giovane personalità a ricevere dal 1927 ad oggi il riconoscimento. Lei è un fenomeno di certo per la sua capacità di muoversi nel mondo dei mass media. Indipendentemente dalla condivisione o meno delle sue idee, le vanno riconosciuti dei meriti comunicativi: la spontaneità degli inizi, quella ragazzina seduta per strada tutta sola che il venerdì protesta contro il degrado ambientale. Un’immagine che ha sfondato perché cosa c’è di più spontaneo e anticonformista di una teenager che se ne sta lì, tutta sola, a protestare, per ore, in compagnia di un cartello con un messaggio semplice quanto efficace? Il medium è il messaggio diceva un esperto come Mc Luhan e Greta in questo ha sfondato la porta di un mondo dei mass media che mai come oggi cerca figure spontanee e giovani, capaci di essere degli influencer.

La copertina di Time corona così l’avventura della sedicenne, ma non solo di lei. Lo fa, infatti, sottolineando con un sottotitolo la vera «notizia» di questo 2019: «The power of Youth», il potere della gioventù. Un potere che abbiamo scoperto grazie a Greta ma che dalla giovane attivista svedese si è diffuso nelle piazze e nelle strade mostrandosi nel modo spontaneo di prendere posizione della sua generazione. Non tutti condividono le strade che questi ragazzi chiedono. La protesta e anzi il desiderio concreto di cambiamento riguardo alla sfida ecologica è tutt’altro che banalità. Ma nel concreto, oltre alle piazze? A scuola li vediamo attenti nell’adottare comportamenti ecologici (basta pensare alle classi che optano per il viaggio in treno invece dell’uso altri mezzi per raggiungere le mete delle gite scolastiche), vediamo i ragazzi sensibili con richieste di attenzione al differenziato, ai comportamenti ecosostenibili, insomma molto più attenti delle generazioni precedenti . I moralisti diranno che comunque non sono tutti così. Certo, ma la sensibilità ecologica di questa generazione batte almeno 5 a zero quella delle generazioni precedenti. Ma attenzione, l’economia di domani sono loro – come ha osservato recentemente in intervista sr. Smerilli, economista e consigliera di papa Francesco. E allora se l’economia green dei giovani cresce, ci sta ancora di più quel sottotitolo di Time, «The power of Youth». E noi? Noi dobbiamo tenere aperta la porta al dialogo, non lasciarli soli, non abdicare dal ruolo educativo, ma forse -su certi temi- avere talvolta anche il coraggio di un po’ di umiltà.

Chiesa cattolica svizzera

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