Francesco, all’udienza generale in Piazza San Pietro, riprende «il viaggio del Vangelo nel mondo» raccontato negli Atti degli Apostoli. Il fulcro della catechesi è il brano biblico sul ministero di San Paolo ad Efeso. Grazie a Paolo, ricorda il Papa, «circa dodici uomini ricevono il battesimo nel nome di Gesù».
Diversi sono i prodigi «che avvengono per mezzo dell’Apostolo»: «i malati guariscono e gli ossessi vengono liberati» e questo accade perché «il discepolo somiglia al suo Maestro»:
«La potenza di Dio che irrompe ad Efeso smaschera chi vuole usare il nome di Gesù per compiere esorcismi ma senza avere l’autorità spirituale per farlo, e rivela la debolezza delle arti magiche, che vengono abbandonate da un gran numero di persone che scelgono Cristo. Un vero capovolgimento per una città, come Efeso, che era un centro famoso per la pratica della magia! Luca sottolinea così l’incompatibilità tra la fede in Cristo e la magia. Se scegli Cristo non puoi ricorrere al mago: la fede è abbandono fiducioso nelle mani di un Dio affidabile che si fa conoscere non attraverso pratiche occulte ma per rivelazione e con amore gratuito».
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