Iraq: 40 i morti nella nuova ondata di proteste

Sono stati più di 350 i morti dall’inizio delle proteste in Iraq, ma le manifestazioni non accennano a fermarsi. Ieri a Nasiriya le truppe governative hanno usato gas lacrimogeni e munizioni convenzionali per disperdere la folla su due dei ponti principali della città. I dimostranti hanno a loro volta risposto con ulteriori violenze, dando fuoco ad un posto di polizia.

In serata, proprio a Nasiriya, si è dimesso il governatore della regione di Dhi Qar di cui la città è capoluogo. Prima di lasciare il suo ufficio, ha ritirato le forze di polizia e, al loro posto, sono scesi in campo rappresentanti dell’esercito.

Alcuni proiettili sono stati esplosi anche sul ponte di Ahrar, a Baghdad, uno dei luoghi strategici della città, mentre i manifestanti cercavano di raggiungere – come fanno ormai da settimane – la cosiddetta «zona verde» dove si trovano i palazzi del governo. Sul ponte sono morte 4 persone, mentre 20 sono rimaste ferite.

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Chiesa cattolica svizzera

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