«Gesù per le strade»: la storia di Magdeleine di Gesù

Scorrendo l’indice del volume, Gesù per le strade , frutto di lettere e scritti autobiografici di piccola sorella Magdeleine di Gesù, vengono subito in risalto le due grandi sezioni in cui è suddiviso, guida alla lettura anche della vita della protagonista: Mi ha presa per mano, ciecamente ho seguito e Fino alle estremità della terra. Parliamo di Magdeleine Hutin, nata a Parigi il 26 aprile del 1898 sin da piccola innamorata di Dio e desiderosa di donargli la vita anche grazie alla fede profonda ricevuta in seno alla famiglia. La passione per l’Africa e per l’islam le maturò grazie al papà mentre l’incontro determinante per la sua vita di fede, fu la lettura degli scritti di Charles de Foucauld, che scelse di vivere nel deserto algerino testimoniando attraverso la sua amicizia, l’amore di Dio.

Il deserto e l’islam
Ed è proprio questa la traccia più importante per Magdeleine. Ad Algeri Magdeleine inizia il suo noviziato, fa la sua prima Professione e, sull’esempio di frate Charles, si sente chiamata a diventare una delle piccole sorelle da lui tanto desiderate. Così, durante il noviziato, mette mano alla Costituzione delle Piccole sorelle di Gesù e nell’ottobre del 1939 nasce la prima fraternità a Touggourt, un’ oasi in pieno deserto, a 600 km da Algeri. Si trattava di un centinaio di famiglie nomadi povere e riunite sotto le tende. È qui che piccola sorella Magdeleine ottiene un terreno e una vecchia casa che, dapprima coperta di sabbia diventa, col lavoro di tutti, presto abitabile.

Mi ha presa per mano, ciecamente ho seguito
La «scintilla dell’amore del Signore» la guida sempre. E’ una vita la sua, che fino al 1939 la vede in Africa, intorno al deserto del Sahara sola con i nomadi che l’hanno appassionata sin da piccola, lavorando con loro in una fiducia totale. E’ «un’esperienza unica e irripetibile, fatta di rispetto, di amicizia reciproca che per sempre sarà il marchio della Fraternità», spiega nella nostra intervista piccola sorella Paola Francesca di Gesù, collaboratrice della causa di beatificazione di sorella Magdeleine.

Fino alle estremità della terra
Nel 1946, intuisce che il Signore le sta chiedendo di non fermarsi alle popolazioni musulmane dell’Africa del nord, ma che l’ «apostolato dell’amicizia» può essere vissuto con tutti, specie i più piccoli e i più lontani, in modo gratuito. E allora si mette in cammino sulle strade del mondo, nonostante un corpo minato dalla malattia. Cammina attratta dall’amore di Dio che voleva riversare sul mondo. Cammina affidandosi a quello che chiama «Dio dell’impossibile». E ovunque arriva – villaggi, città, fabbriche, tribù – assume e fa assumere alle sue compagne, per quanto possibile, lo stesso stile di vita di «quelli più al margine della società, ignorati e guardati con disprezzo, per tessere con ciascuno relazioni di rispetto nella diversità. Perchè in ognuno – spiega piccola sorella Paola Francesca – lei ritrovava la scintilla di Dio».

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