Onu. mons. Auza: rispondere al terrorismo internazionale con la «cultura dell'incontro»

«Commettere atti terroristici per danneggiare persone innocenti è assolutamente ingiustificabile e inaccettabile. La brutalità di questi atti e il disprezzo della vita da parte dei terroristi non può lasciarci indifferenti, nè avere giustificazioni». Così l’Osservatore permanente della Santa Sede nel suo intervento di ieri alla settantaquattresima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.  Il presule rimarca, di fronte alla sofferenza delle vittime, l’urgenza di soluzioni «nazionali e internazionali per combattere e sradicare un fenomeno così deplorevole» e l’attenzione che va posta sui quattro pilastri delle Nazioni Unite: pace e sicurezza, diritti umani, Stato di diritto e sviluppo umano, costantemente minacciate al terrorismo.

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Chiesa cattolica svizzera

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