Mostra di ceramiche dell’artista capriaschese Marisa Altepost nel coro del Convento del Bigorio

Semplicità come punto di arrivo, come realizzazione del bello, come evoluzione spirituale. Sono le opere di Marisa Altepost, esposte fino al 20 ottobre nel coro del Convento del Bigorio, in un’esposizione dal nome «Il ricettivo (La Terra)», inaugurata nei giorni scorsi.

«Il vasaio – ha avuto modo di dichiarare l’artista – è un mezzo di cui la Natura si serve per fare della materia un’esperienza spirituale».

Il richiamo alla ceramica, per Altepost, avviene negli anni 70 attraverso «le livre du potier» di Bernard Leach, promotore di una corrente che ha fuso in modo singolare la cultura orientale con quella occidentale. «Devo a questa scuola (D.Leach, J.Colbek, P.E. Maddalena) e alla mia grande passione il percorso alla ricerca degli smalti e delle forme», ha spiegato l’artista. «La ceramica è una grande passione, una scelta di vita, una strada spirituale».

Infine, il lavoro con la ceramica le ha insegnato che «noi non siamo l’esperienza, ma coloro che fanno l’esperienza. non siamo gli artefici, ma gli spettatori».

La mostra è aperta al pubblico sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 14 alle 16.30.

Chiesa cattolica svizzera

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