Un diario, un nascondiglio, una dozzina di persone di cui la maggior parte non è sopravvissuta all’orrore dei campi di sterminio. Sul palco abbiamo portato in scena una storia che, sola tra centinaia di migliaia, ha trovato lo spazio per essere raccontata con un successo e una diffusione tali da essere universalmente conosciuta. Negli attori e in tutti i collaboratori il testo adattato per il Gruppo Giovani dell’Oratorio di Balerna da Gianni Ballabio, ha fatto breccia fin dalla prima lettura. Poi lettura dopo lettura abbiamo immaginato lo scenario, le scene, i movimenti, le entrate, gli oggetti di scena. E il testo del Diario ha preso dimora in ciascuno. I personaggi sono diventati dei buoni amici, una presenza silenziosa ma costante; le parole che Anna ha scritto su ciascuno di loro sono diventate le nostre. I caratteri tratteggiati da Anna su ciascun personaggio si sono sovrapposti ai nostri e abbiamo imparato ad ascoltare la «disperata speranza» di Anna. L’affetto tra Anna e Peter ha preso i gesti e le parole delle esperienze vere dei nostri attori; maternità e paternità dei Frank e dei Van Daan si sono aggiunte alle esperienze educative di cui ciascuno è protagonista; le parole politiche degli abitanti della soffitta risentono delle passioni vere che ciascuno vive. Nessuna preparazione teorica o organizzata a tavolino avrebbe mai potuto renderci così vicini i protagonisti del Diario come averli frequentati, immaginati, avergli dato corpo e voce. Anna, Otto, Peter, Margot, Edith, Auguste, Hermann, Fritz, Miep, Kraler e Koophuis sono entrati nella nostra vita in punta di piedi e ora ci resteranno per sempre, muti osservatori ma fedeli compagni, stimolatori della memoria del profondo messaggio di Anna, parole che travalicano il tempo e che nessuno dimenticherà mai: «È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo». Lo spettacolo, tratto dal Diario di Anna Frank, andrà in scena quest’oggi al Centro scolastico di Riazzino alle 20.30 ed è proposto dalla Pastorale giovanile diocesana.
Don Marco Notari
Chiesa cattolica svizzera