Diocesi di Lugano, Convegno delle Corali liturgiche. Mons. Lazzeri: «La musica esprime la ricchezza che l'uomo ha dentro di sé»

Ha avuto luogo domenica 29 settembre,  nel Santuario di Santa Maria dei Miracoli a Morbio Inferiore, la XXI.ma edizione del Convegno diocesano delle Corali liturgiche, iniziato nel 1979 e proseguito con un ritmo biennale. Era stato ideato da Mons. Luigi Mazzetti e dal compianto Sergio Tettamanti, rispettivamente allora parroco-arciprete di Morbio e maestro della Corale Santa Maria dei Miracoli.

Hanno partecipato per la Diocesi di Lugano le Corali di Camignolo, Caslano, Giubiasco, Gordola, Melano, Mendrisio, Morbio Inferiore, Novazzano, Riva San Vitale, Rivera, Vacallo, Viganello e il gruppo Note di Dono; mentre per la Diocesi di Como erano presenti le Corali di Caslino al Piano, Gironico, Lomazzo, Paré e Uggiate-Ronago. Tutte hanno formato un unico Coro, che, diretto dal maestro Franco Caccia, ha animato la celebrazione eucaristica in Santuario presieduta dal Vescovo di Lugano, Mons. Valerio Lazzeri. I contenuti del Convegno, compresa la scelta dei canti, sono stati curati dal Centro diocesano di liturgia pastorale, diretto da Don Emanuele Di Marco, con la collaborazione di Antonio Bonvicini. Don Emanuele nel testo di presentazione del  Convegno ha sottolineato tre parole chiare ed incisive: «fede, musica, bellezza» e ricordato il seguente messaggio di Benedetto XVI: «la musica sacra può favorire la fede e cooperare alla nuova evangelizzazione. La partecipazione attiva dell’intero Popolo di Dio alla liturgia non consiste solo nel parlare, ma anche nell’ascoltare, nell’accogliere con i sensi e con lo spirito la Parola, e questo vale anche per la musica sacra». Questa edizione del Convegno ha assunto un significato particolare per il riconoscente ricordo del maestro Luigi Picchi (Sairano, Pavia 1899 – Como 1970), che dedicò l’intera sua esistenza e le sue eccelse doti musicali al canto sacro, prestando il suo servizio sia nella Diocesi di Como, dove fu organista del duomo dal 1929 alla morte, sia in quella di Lugano,   dove iniziò la sua preziosa collaborazione nel 1934. Scrive al riguardo Don Emanuele Di Marco: «Luigi Picchi è stato esempio infaticabile di dedizione al compito di compositore, docente, organista e direttore di coro nei seminari di Como e di Lugano, offrendo a numerosi futuri presbiteri (e non solo), la propria competenza e la propria passione». Luigi Picchi ha creato inoltre un valido repertorio di canti, che permette ai cantori di divenire attori nella celebrazione e, tramite il linguaggio musicale, comunicare con l’Altissimo. Diversi brani eseguiti durante la Santa Messa sono stati scelti fra le sue composizioni.

«Con grande gioia saluto tutti voi cantori, maestri e pellegrini confluiti in questo Santuario da esperienze e strade diverse, dove vogliamo trovare un accordo», ha sottolineato Mons. Lazzeri, aprendo l’Eucaristia.

All’omelia, ricollegandosi ai testi biblici proposti dalla liturgia e sottolineato che «la musica è l’espressione più alta del nostro spirito e manifesta la ricchezza che l’uomo ha dentro di sé», ha ricordato  che  »il canto sacro deve avere quella qualità che lo rende una lode a Dio, sia per sottolineare quello che accade nella liturgia, sia per divenire un’espressione di fede». Quindi non un canto quale «puro estetismo», ma per «esprimere lo splendore della nostra fede». Per questo è importante «trovare nella Parola di Dio la sorgente per superare quelle situazioni che possono distrarci ed appesantirci». In questa prospettiva le corali, ha sottolineato ancora Mons. Lazzeri, «sono chiamate ad aiutare l’assemblea liturgica ad aprire il suo orizzonte di speranza e di attesa di quel fine verso il quale siamo tutti incamminati». Occorre però avere «un orecchio attento che ci renda capaci di ascoltare questa Parola e di accordare sulla stessa la nostra strada per essere testimoni di questa bella esperienza di fede». Significa, ha aggiunto, saper cogliere «la musica di Dio, lasciandoci coinvolgere dalla sua Parola» e «testimoniarla nel cammino quotidiano alla luce del Vangelo».

Prima della benedizione finale il sacerdote incaricato per il Santuario, Don Simone Bernasconi, ringraziati  anche a nome dell’Arciprete Don Guido Pagnamenta, il Vescovo, i Presbiteri concelebranti, cantori, maestri e pellegrini, ha ricordato che nel corrente anno ricorre il 425.mo dell’evento miracoloso del 29 luglio 1594, quando sul colle di Morbio, davanti all’effigie di Santa Maria dei Miracoli, furono guarite due fanciulle milanesi gravemente malate. Ha precisato che «questo significativo anniversario è stato sottolineato da preziosi momenti spirituali e commemorativi». Ha ricordato due prossimi appuntamenti: il concerto della Corale di Morbio la domenica 27 ottobre  e la Celebrazione Eucaristica nella festività dell’Immacolata,  presieduta dal Vescovo di Como, Mons. Oscar Cantoni. Ha concluso introducendo l’ultimo brano dedicato a Maria, venerata  nel canto come «Vergine del Silenzio, che ascolti la Parola e la conservi».

E’ seguito un simpatico buffet offerto presso l’oratorio parrocchiale, preparato da un gruppo di generose e solerte volontarie. Un momento cordiale per approfondire la conoscenza fra le varie Corali con il pensiero già rivolto alla XXII.ma edizione del Convegno nel 2021.

Ricordiamo infine che nei prossimi mesi le Diocesi di Lugano e di Como, unite in una preziosa collaborazione, propongono un interessante calendario (concerti, celebrazioni, approfondimenti)   per ricordare il maestro Luigi Picchi nel cinquantesimo  del suo passaggio all’eterno abbraccio d’amore del Padre, da lui cantato nelle sue composizioni e fedelmente testimoniato nel suo generoso cammino terreno.

Gianni Ballabio

Chiesa cattolica svizzera

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