L'allarme per l'Amazzonia e l'importanza degli episcopati locali

In questi giorni dove si dibatte sull’Amazzonia è importante tenere come punto fisso la parola di coloro che sono sul posto, gli osservatori «privilegiati» perché in prima linea: missionari e vescovi locali. In queste ore, dopo che il Papa ha rivolto un appello domenica scorsa all’Angelus chiedendo che il «polmone verde» del mondo venga salvato (l’Amazzonia va in fiamme da decenni, quindi si può immaginare il risultato nel tempo di questa opera di deforestazione con una svariata serie di responsabili, dalle amministrazioni locali, alle multinazionali predone -su questo capitolo ci sarebbe da dare la parola ai missionari che la sanno lunga e ci rimettono la pelle anche- ai governanti locali degli ultimi anni, indipendentemente dal colore politico), in queste ore, la parola passa ai vescovi locali che hanno scritto alcuni appelli e documenti.

Riprendiamo la voce dei vescovi di Brasile e Bolivia, nella speranza che si capisca che questa povera gente, che ne vede e ne ha viste di tutti i colori, sta non solo «gridando al fuoco» ma testimoniando  con le proprie urla ciò che vede ogni giorno, da anni e anni.

Un noto giornalista del tempo passato, Indro Montanelli, diceva che se ti interessava sapere la verità nei paesi dell’allora chiamato «Terzo Mondo», dovevi andare dai vescovi locali e dai missionari per conoscerla.

Qui il documento di due giorni fa dei vescovi della Bolivia «La nostra casa comune va in fiamme»

Qui vi linkiamo l’appello dei vescovi del Brasile  

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/lallarme-per-lamazzonia-e-limportanza-degli-episcopati-locali/