Cuba: morto a L’Avana il cardinale Ortega. Accolse tre Papi sull'isola

È morto questa mattina il cardinale cubano Jaime Lucas Ortega de Alamino, arcivescovo emerito di L’Avana. Aveva 82 anni ed era da tempo malato di cancro. Le sue condizioni si erano progressivamente aggravate nelle ultime settimane, tanto che in diocesi erano stati promossi dei momenti di preghiera per la sua salute. Ne dà notizia, attraverso una nota, l’arcivescovo di L’Avana, mons. Juan de la Caridad García Rodríguez.

«Cominciamo a sentire la sua assenza, insieme alla nostra riconoscenza affiorano i ricordi delle sue qualità personali e del suo infaticabile zelo pastorale».

Tuttavia, «al pensare a lui con affetto e gratitudine – scrive l’arcivescovo – ci rincuora sapere che egli resterà sempre tra noi, accompagnandoci con il ricordo del suo sorriso amabile, della sua intelligenza capace di vedere le cose con chiarezza e la testimonianza di un sacerdozio consegnato a Dio, in alcuni momenti nella sofferenza».

Jaime Ortega nacque nel 1936 a Cuba; dopo gli studi nel seminario di San Alberto Magno a Matanzas e nel seminario dei Padri delle Missioni estere a Québec (Canada), divenne sacerdote il 2 agosto 1964. Tra il 1966 e il 1967 fu internato per otto mesi in un campo di lavoro.

Nominato vescovo di Pinar del Río da Giovanni Paolo II nel 1978, tre anni dopo divenne arcivescovo di San Cristóbal de La Habana, servizio che ricoprì fino al 2016. Nel 1994 fu creato cardinale. Dal 1988 al 1998, e poi dal 2001 al 2007, fu presidente della Conferenza episcopale cubana. Pur perseguitato dal regime in un primo momento, seppe poi cogliere la novità delle aperture di Fidel Castro, che si materializzarono nella storica visita nell’isola caraibica di Giovanni Paolo II, nel 1998. Accolse poi, da arcivescovo, anche Benedetto XVI nel 2012 e Francesco nel 2015.

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