Francia, i medici interrompono i trattamenti a Vincent Lambert

Lo stop dei trattamenti per Vincent Lambert, paziente tetraplegico in stato vegetativo da oltre dieci anni e diventato il simbolo del dibattito sul fine vita in Francia, è ripreso ieri. Lo ha annunciato alla famiglia il medico dell’ospedale Chu di Reims che si occupa di lui, Vincent Sanchez, secondo quanto apprende AFP. «La procedura di stop dei trattamenti», alla quale la Corte di Cassazione francese ha aperto la strada venerdì, «proseguirà a partire da oggi», 2 luglio, ha fatto sapere il medico a ognuno dei membri della famiglia Lamber

La moglie è favorevole alla sospensione dei trattamenti. I genitori, invece, sono contrari. Per alcuni medici Vincent Lambert, tetraplegico di 42 anni e immobilizzato dal 2008 in seguito ad un incidente stradale, è in stato vegetativo, mentre per altri – come documentato anche da foto scattate dai genitori – si trova in stato di coscienza minima.

«Vincent Lambert è vivo, come uno di noi. Non è ventilato meccanicamente ed il suo cuore batte spontaneamente. Non è un paziente nella fase terminale della sua malattia, ma è stabilizzato. Non è in fin di vita. Ha bisogno solo di cure fisiologiche essenziali, quelle che si praticano ad ogni paziente in ospedale o a casa», afferma a Radio Vaticana Italia don Roberto Colombo, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, membro della Pontificia Accademia per la Vita e consultore del Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita.

«L’ultima sentenza della Cassazione francese di privarlo di idratazione e nutrizione si configura come un inaccettabile e disumano atto di eutanasia, perché volto alla soppressione intenzionale e diretta della vita di un paziente». Ci troviamo, spiega don Colombo, di fronte «ad una ostinazione eutanasica indegna della buona medicina e di una società civile fondata sul diritto e sulla uguaglianza di tutti i cittadini, anche se disabili gravi». Per il Papa «l’eutanasia e il suicidio assistito sono una sconfitta per tutti. La risposta a cui siamo chiamati è non abbandonare mai chi soffre, non arrendersi, ma prendersi cura e amare per ridare la speranza».

Con un toccante intervento al Comitato internazionale sui Diritti delle persone con disabilità a Ginevra, la madre dell’uomo tetraplegico ha denunciato il tentativo di «assassinare» legalmente il figlio: «Perché non ascoltarci? Vincent è un essere umano, non è un oggetto». «Vincent – ha detto la donna – non è un vegetale. Non ho mai visto un vegetale che gira la testa quando viene chiamato. Ho tantissimi scatti fotografici e video, prosegue Viviane Lambert, che mostrano esattamente il contrario di quanto si può raccontare sulla stampa». La donna ha lanciato uno struggente «appello per chiedere aiuto». «Senza il vostro intervento – ha affermato – mio figlio sarà sottoposto a eutanasia da un medico a causa del suo handicap cerebrale».

(Vatican Insider/red)

Chiesa cattolica svizzera

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