Gli sfollati al centro dell'incontro del Papa con il Gran Maestro dell'Ordine di Malta

Gli interventi per aiutare gli sfollati – che a causa di guerre, siccità, povertà quest’anno hanno raggiunto i 70 milioni di persone nel mondo – i programmi di assistenza che si avvalgono di cliniche mobili in grado di raggiungere zone ostili o remote, le molteplici attività per fornire aiuti agli anziani, ai disabili, ai senzatetto, e alle minoranze come i Rom nell’est Europa e gli Yazidi in Iraq. Questi i temi di cui si è parlato ieri mattina nell’udienza che Papa Francesco ha concesso al Gran Mestro del sovrano Ordine di Malta, fra Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto.

Papa Francesco ha ascoltato con attenzione le parole di fra Giacomo, esortando l’Ordine a proseguire lungo il cammino della misericordia e dell’impegno per gli ultimi, gli esclusi, i marginalizzati, con un riferimento particolare alla crisi in Venezuela e agli aiuti ai profughi e alla popolazione locale in Colombia. Al centro dei colloqui anche l’azione dell’Ordine di Malta in Medioriente, in particolar modo nelle regioni confinanti con la Siria. Il Gran Maestro ha ricordato l’impegno dell’Ordine nell’ambito della diplomazia internazionale con l’attiva partecipazione al processo avviato dalle Nazioni Unite che ha portato alla stesura dei Migration Compact, firmati nel dicembre scorso in un vertice in Marocco, e il crescente apporto nella lotta al traffico di esseri umani. Al termine del colloquio privato, il Gran Maestro ha regalato al Papa un medaglione d’argento raffigurante una dottoressa dell’Ordine di Malta con una profuga siriana in Libano. Il Papa ha ricambiato con un mosaico, donando inoltre a fra Giacomo Dalla Torre alcuni suoi documenti, tra cui «Evangelii Gaudium» e «Amoris Laetitia».

agenzie

Chiesa cattolica svizzera

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