Milano ricorda quanti hanno perso la vita in mare

Si è tenuta ieri sera a Milano «Morire di speranza», veglia ecumenica promossa dalla Comunità di Sant’Egidio per ricordare quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa. Perché la loro memoria non vada perduta e perché tali tragedie non abbiano più a ripetersi. La preghiera «Morire di speranza» si è tenuta in diverse città italiane ed europee, tra cui Roma, Catania, Barcellona, Torino, Palermo, Madrid, Napoli, Losanna, Padova, Bologna, Bari. A Milano la preghiera ha avuto luogo alle 20 nella chiesa di San Bernardino alle Monache ed è stata presieduta da mons. Luca Bressan (vicario dell’arcidiocesi di Milano), con la partecipazione di padre Ionut Radu (Chiesa ortodossa romena) e la reverenda Vickie Sims (Chiesa anglicana). Hanno inoltre preso parte alla preghiera anche diversi profughi ospitati nei centri di accoglienza milanesi, molti dei quali frequentano le scuole di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio. La veglia è stata occasione anche per rilanciare il progetto dei corridoi umanitari, realizzato da Sant’Egidio insieme alle Chiese evangeliche italiane e alla Cei. Sono ormai 2.500 – dal Libano per i profughi siriani e dall’Etiopia per quelli del Corno d’Africa – le persone giunte non solo in Italia, ma anche in Francia, Belgio e Andorra.

agenzie/red

Chiesa cattolica svizzera

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