Prega con il cuore

E’ vero che nei Vangeli Gesù elogia spesso la fede di coloro che gli chiedono una grazia, una guarigione, come la Cananea: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri» (Mt, 15,28), o il cieco nato: «Va, la tua fede ti ha salvato» (Mc 10, 52).

Gesù però sembra preferire l’amore dalle sue creature, che compendia in sé tutte le vocazioni, come scoprì S. Teresa di Lisieux: «Nel cuore della Chiesa, mia madre, sarò l’amore!» Gesù si fa quasi un mendicante di amore, quando ad esempio dice a suor Josepha Menendez, religiosa spagnola: «Il mio cuore conta tutti i tuoi atti di amore e li raccoglie come balsamo prezioso». A Santa Faustina Kowalska ribadisce: «Solo l’amore conta; nulla, nessuna cosa ha valore quanto un puro atto di amore di Dio» e ancora: «Se tu sapessi quale merito e quale ricompensa ha un puro atto di amore verso di me, moriresti di gioia».

Alla serva di Dio suor Consolata Betrone chiedeva tanti atti di amore quanti fossero i suoi respiri: «Mentre tu, reclinata sul mio cuore, mi ami, io brucio tutti i tuoi difetti. L’amore farà scomparire tutte le tue deficienze». «Amami e sarai felice. Più mi amerai, più sarai felice».

L’angelo del Portogallo, insegnò ai tre pastorelli di Fatima la semplice preghiera: «Mio Dio, io credo, adoro, spero ti amo; ti chiedo perdono per tutti coloro che non credono, non adorano, non sperano e non ti amano».

Il Signore sembra gradire particolarmente di sentirsi amato. Egli è talmente innamorato delle sue creature che gioisce quando gli inviamo, come tanti piccoli sms, atti di amore. È lo Sposo che vuole unire a sé le anime affinché siano una cosa sola con lui e fra di loro. «L’unico e indivisibile Spirito di Dio che abita in tutti, conduce tutti all’unità spirituale» (S. Cirillo di Alessandria).

Nel Vangelo di Giovanni, troviamo l’esortazione: «Come tu Padre sei in me e io in te siano anch’essi una cosa sola in noi perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17,21).

Ripetiamo spesso con la serva di Dio, suor Consolata, la giaculatoria: «Gesù, Maria, vi amo, salvate anime», o anche semplicemente «Gesù, io ti amo» abbinandolo con calma al nostro respiro. Anche il pellegrino russo insegna a pregare seguendo il ritmo del respiro. Questo ci aiuterà a concentrarci meglio e a lasciar fuori le distrazioni. Inspiriamo pensando il nome di Gesù e lasciamo uscire l’aria con le parole: «Io ti amo». Poi facciamo una pausa di silenzio e ricominciamo quando iniziamo a distrarci. Questo semplice esercizio sarà ancora più bello e profondo se lo ripeteremo tante volte davanti al tabernacolo dove Gesù è presente (o davanti a un’icona).

La Madonna, con tutta la sua vita, offrì a Dio il suo cuore innamorato e ci è di esempio nel donarsi, per amore, al proprio Creatore.

Chiesa cattolica svizzera

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