Burkina Faso: attacco a una chiesa. Sei morti tra cui un pastore

Almeno sei persone, tra cui un prete, sono state uccise nell’attacco a una chiesa protestante a Silgadji, a 60 chilometri da Djibo, capoluogo della provincia di Soum nel nord del Burkina Faso. Lo riferiscono fonti di sicurezza. «Uomini armati non identificati hanno attaccato la chiesa protestante di Silgadji uccidendo alcuni fedeli e il prete, e almeno altri due sono scomparsi», ha spiegato la fonte. Oltre al religioso sono stati uccisi i due figli e tre fedeli. Gli assalitori sono arrivati a bordo di moto e sarebbero poi fuggiti verso il Mali.

Nel Burkina Faso si moltiplicano gli attacchi contro le comunità cristiane. Il vescovo ricorda inoltre che venerdì 5 aprile presso un villaggio della diocesi, durante la celebrazione della Via Crucis, alcuni uomini armati erano entrati nella chiesa cattolica e dopo aver separato gli uomini da donne e bambini, hanno ucciso quattro fedeli che avevano tentato la fuga. «Prima di andarsene i banditi hanno saccheggiato il villaggio», riferisce. Tra domenica 31 marzo e martedì 2 aprile, inoltre, almeno 62 persone hanno perso la vita nei pressi di Arbinda, nel nord del Burkina Faso, al confine con il Mali, in un attacco jihadista seguito da scontri inter comunitari.

Il Burkina Faso dal 2015 è alle prese con attacchi degli Ansaroul Islam, del Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim, alleato di al-Qaida) e di altre formazioni jihadiste minori. La minaccia estremista si è spostata dalla regione settentrionale del Sahel, patria del predicatore radicalizzato Ibrahim Malam Dicko, a quella orientale al confine col Niger. Uno stato di emergenza è stato imposto in circa la metà del Paese, uno dei più poveri al mondo e confinante anche col Mali, anch’esso alle prese con il terrorismo jihadista.

Agenzie/redazione

Chiesa cattolica svizzera

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