Terra santa, messaggio di Pasqua «mantenere status multireligioso e multiculturale della Città Santa»

«Gerusalemme, la città della risurrezione, è il faro della speranza e della vita. La città della vita è anche la città della pace e della riconciliazione. Pertanto, lo status multireligioso e multiculturale di Gerusalemme deve essere mantenuto, così che tutte le fedi abramitiche possano trovare in essa solo la città della pace e della tranquillità. Continuiamo a pregare per una pace giusta e duratura a Gerusalemme e in tutto il mondo». È quanto scrivono nel loro Messaggio di Pasqua i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme che invitano i fedeli a pregare «con fermezza per tutte le regioni in cui regnano violenza e angoscia, perpetrate specialmente contro persone innocenti e luoghi di culto». «Nelle nostre preghiere – si legge nel testo – ricordiamo anche tutte le donne e i bambini che subiscono violenza e ingiustizia in tutto il mondo. Invitiamo tutti a rispettare la dignità di ogni persona umana e a camminare insieme verso l’integrità e la pienezza della vita». Da qui l’esortazione ai «seguaci cristiani nel mondo intero, e al nostro popolo fedele in Terra Santa e in Medio Oriente in particolare», ad «attingere forza nelle celebrazioni pasquali. Che tutti noi possiamo essere testimoni della risurrezione attraverso la promozione dei valori del Nostro Signore risorto, che è la Via, la Verità e la Vita, attraverso il coinvolgimento attivo nella vita della Chiesa e della società in generale». Il messaggio reca la forma, tra gli altri, del Patriarca Teofilo III, Patriarcato greco-ortodosso, dell’ arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico, Patriarcato latino di Gerusalemme e del custode di Terra Santa, padre Francesco Patton.
(A»Gerusalemme, la città della risurrezione, è il faro della speranza e della vita. La città della vita è anche la città della pace e della riconciliazione. Pertanto, lo status multireligioso e multiculturale di Gerusalemme deve essere mantenuto, così che tutte le fedi abramitiche possano trovare in essa solo la città della pace e della tranquillità. Continuiamo a pregare per una pace giusta e duratura a Gerusalemme e in tutto il mondo». È quanto scrivono nel loro Messaggio di Pasqua i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme che invitano i fedeli a pregare «con fermezza per tutte le regioni in cui regnano violenza e angoscia, perpetrate specialmente contro persone innocenti e luoghi di culto». «Nelle nostre preghiere – si legge nel testo – ricordiamo anche tutte le donne e i bambini che subiscono violenza e ingiustizia in tutto il mondo. Invitiamo tutti a rispettare la dignità di ogni persona umana e a camminare insieme verso l’integrità e la pienezza della vita». Da qui l’esortazione ai «seguaci cristiani nel mondo intero, e al nostro popolo fedele in Terra Santa e in Medio Oriente in particolare», ad «attingere forza nelle celebrazioni pasquali. Che tutti noi possiamo essere testimoni della risurrezione attraverso la promozione dei valori del Nostro Signore risorto, che è la Via, la Verità e la Vita, attraverso il coinvolgimento attivo nella vita della Chiesa e della società in generale». Il messaggio reca la forma, tra gli altri, del Patriarca Teofilo III, Patriarcato greco-ortodosso, dell’ arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico, Patriarcato latino di Gerusalemme e del custode di Terra Santa, padre Francesco Patton.

(AgenSir)

Chiesa cattolica svizzera

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